La multinazionale belga del cioccolato ha comunicato l'intenzione di chiudere entro giugno la fabbrica di Intra

Stop alla produzione fino a data da destinarsi nello stabilimento della Barry Callebaut di Verbania. I sindacati hanno comunicato che i lavoratori da oggi si fermano a oltranza nello stabilimento della multinazionale belga del cioccolato, che mesi fa ha comunicato l’intenzione di chiudere la fabbrica di Intra entro giugno, mettendo a rischio oltre 150 famiglie tra lavoratori e indotto. Dopo l’ennesimo incontro tra referenti aziendali e del sindacato, la Cisl ha reso noto che le proposte dell’azienda per gli ammortizzatori sociali e gli incentivi per i lavoratori licenziati sono “irricevibili” e che ci sarà dunque lo stop a oltranza. Previsti nei prossimi giorni anche dei picchetti.

Giovedì alle 14.30 è convocata una manifestazione davanti all’unione industriale di Verbania alla quale i lavoratori chiedono che partecipi la cittadinanza. I lavoratori hanno infatti espresso la loro frustrazione per il fatto che l’azienda non avrebbe nemmeno proposto – come confermano fonti sindacali – quanto già fatto in diverse crisi aziendali negli anni, e denunciano dunque di sentirsi “trattati come lavoratori di serie b”, nonostante ela produzione nello stabilimento sia stata sempre di alto livello.

Nel frattempo, la Regione è ferma poiché sono iniziati i 45 giorni di trattative tra l’azienda e il sindacato: fino al raggiungimento di un accordo, o a un eventuale fallimento del tavolo, la Regione non si esprime nel merito.

Riccardo Brezza: “Accanto ai lavoratori, istituzioni diano risposte”

Sollecitiamo la cittadinanza, oltre alle istituzioni, a stare accanto a questi lavoratori che per decenni hanno sostenuto una delle fabbriche più importanti del territorio – spiega Riccardo Brezza, del Pd Verbania – Servono soluzioni rapide e concrete”. Brezza chiede che “le istituzioni si facciano sentire con forza, a partire dal Comune fino alla Regione e al Ministero, poiché c’è in gioco la vita di 150 famiglie”.

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