Le sue parole dopo la diffusione del video con le immagini della dashcam dell'auto dei carabinieri e i commenti dei militari

Le parole di Yehia Elgaml, il papà di Ramy Elgaml, il 19enne morto in un incidente stradale con lo scooter in seguito a un inseguimento con i carabinieri a Milano alla fine dello scorso mese di novembre, dopo la diffusione da parte del Tg3 del video filmato dalla dashcam dell’auto dei carabinieri, in cui i militari commentano l’inseguimento del ciclomotore su cui viaggiano Ramy e il conducente del mezzo Fares Bouzidi. Nei video viene mostrato un primo impatto e un carabiniere commenta ‘Vaff…..o, non è caduto’. La corsa prosegue e si sente uno dei carabinieri: ‘Chiudilo, chiudilo che cade’. Vicino al Palazzo di Giustizia arriva quello che sembra essere un impatto. ‘Via Quaranta, sono caduti, bene!’ esclama un carabiniere via radio. ‘Bene’, commenta uno dei militari senza sapere quanto sia grave l’incidente.

Il padre di Ramy: “Fiducia nella giustizia, la verità verrà fuori”

Con il video è arrivata una verità, di questo sono contento, ho fiducia nei giudici e nella giustizia italiana: io, la mia famiglia e tutta la comunità egiziana. Fiducia al 100%”, ha detto, parlando con i giornalisti, Yehia Elgaml. L’uomo ha spiegato di non avere paura che quanto realmente accaduto quella notte possa essere insabbiato: “No, non ho paura di questo, credo che uscirà tutta la verità, chiedo giustizia per mio figlio”.

Il padre di Ramy: “Non dovevano parlare così”

Non dovevano parlare così, non hanno dei figli? Non va bene, ma lasciamo stare questi 4 o 5 ragazzi perché i carabinieri non sono tutti così“, ha commentato ancora l’uomo. “Ho visto mio figlio a terra, la macchina così attaccata al motorino – afferma – Come padre come puoi sentirti? Il mio cuore è ‘tranciato’, sono 45 giorni che non dormo“. 

Il padre di Ramy: “Ho chiesto ai suoi amici di mantenere la calma”

“Tarek, il fratello di Ramy, è tranquillo, io ho chiesto a tutti di mantenere la calma. Ho chiamato e ho detto: ‘Per favore state calmi, non fate niente di brutto ora, aspettiamo la giustizia‘. E loro mi hanno assicurato la pace”, ha proseguito Elgaml. 

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