La sera del 18 gennaio 2017 morirono 29 persone per una valanga che travolse un hotel in Abruzzo

È stata rinviata al prossimo 3 dicembre la sentenza della Corte di Cassazione sulla morte delle 29 persone, ospiti nell’hotel di Rigopiano, travolto da una valanga di neve il 18 gennaio del 2017. Ieri il procuratore generale, Giuseppe Riccardi, della sesta sezione penale, nella sua requisitoria ha sollecitato l’annullamento delle assoluzioni dei dirigenti della Regione Abruzzo e nuovo processo d’Appello per l’ex Prefetto di Pescara, Francesco Provolo, condannato ad 1 anno e 8 mesi per rifiuto di atti d’ufficio e falso e valutare anche, per Provolo le accuse di concorso in omicidio colposo, lesioni colpose e depistaggio dove era stato assolto in Appello.

L’accusa ha sollecitato anche gli annullamenti delle assoluzioni per sei persone, all’epoca dei fatti facenti parte dell’autorità regionale di protezione civile dell’Abruzzo. Chiesta dal Pg la conferma per tutte le condanne dei dirigenti della Provincia, tra cui quelle di Paolo D’Incecco e Mauro Di Blasio, già condannati a tre anni e quattro mesi, quella a sei mesi per l’ex gestore dell’hotel Bruno Di Tommaso del sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta e del tecnico del comune, Enrico Colangeli entrambi condannati in secondo grado a due anni e otto mesi.

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