Mafia, Dia esegue sequestro beni 6 mln a esponente del Foggiano

Mafia, Dia esegue sequestro beni 6 mln a esponente del Foggiano
©Ferdinando Nicola Baldieri/Lapresse 25 11 09 Napoli,Italia Cronaca La Direzione Investigativa Antimafia di Napoli ha eseguito decreti di sequestro patrimoniale emenati, su proposta del Direttore della DIA, gen. Antonio Girone, dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) a carico di 19 persone, ritenute riciclatori dei soldi del clan dei Casalesi. L’ammontare dei beni sequestrati è valutato in oltre 120 milioni di euro, ritenuti appartenenti alle famiglie Belforte, Bidognetti e Zagaria. I presunti prestanome delle famiglie camorristiche acquistavano beni immobili alle aste giudiziarie, ottenendo così la proprietà di lussuosi appartamenti a prezzi molto inferiori a quelli di mercato. Nella foto l’operazione degli agenti della DIA

Nel 2023 già sequestrati 5,5 mln di euro allo stesso uomo

La Direzione Investigativa Antimafia (Dia) ha dato esecuzione ad un Decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Bari – Sezione III in funzione di Tribunale della Prevenzione a carico di un noto pluripregiudicato della provincia di Foggia, esponente di spicco della locale criminalità organizzata. La misura ablativa ha riguardato, complessivamente, un compendio patrimoniale costituito da 6 società (tra le quali un distributore di benzina con annesso bar/tabacchi, sala slot e autonoleggio), numerose autovetture di pregio, disponibilità finanziarie anche in territorio estero, formalmente intestate a prestanomi ma riconducibili al pluripregiudicato, per un valore complessivo stimato in 6 milioni di euro.

Nel 2023 già sequestrati 5,5 mln di euro allo stesso uomo

Le indagini patrimoniali, esperite dalla Dia sotto l’egida della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, hanno consentito di dimostrare come il destinatario (allo stato, salvo ulteriore verifica successiva nella fase decisoria con il contraddittorio con la difesa), soggetto socialmente pericoloso in quanto condannato per vari reati contro il patrimonio, abbia investito ingenti proventi derivanti dalle attività delittuose, accumulando beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati al Fisco. Tale patrimonio si aggiunge ai 5,5 milioni di euro sequestrati all’interessato, agli inizi del 2023, nell’ambito di un’analoga misura di prevenzione. 

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