Danni e vittime anche in Svizzera, nel Canton Ticino. In Francia tre morti dopo caduta di un albero
Sebbene sul cielo di Piemonte e Valle d’Aosta le nuvole grigie destino ancora preoccupazione, il pericolo di una nuova alluvione al momento sembra scampato. Fortunatamente non si registrano vittime nè feriti, ma intanto le due regioni del nord ovest devono fare i conti con i grandi danni causati da quelle ore di pioggia torrenziale che ha messo in ginocchio la viabilità, e costretto all’evacuazione – a Cogne – di 300 persone attraverso l’uso di elicotteri. In Valle d’Aosta le situazioni più difficili. Qui si è riunito, presso la sede della Protezione civile, il Centro Coordinamento dei Soccorsi (CCS).
Dopo l’esondazione delle scorse ore, la Dora Baltea sta vedendo abbassarsi in queste ore i propri livelli idrici. Particolarmente colpita da dissesti è stata l’intera valle di Cogne, dove si sono registrati cedimenti e colate di detriti, nonché le esondazioni diffuse degli affluenti della Grand Eyvia. Le 300 persone evacuate attraverso l’uso di 4 elicotteri erano distribuite tra Cogne (100) e Valnontey (200), e sono state trasferite ad Aymavilles. La Protezione civile regionale sta predisponendo il Decreto di calamità cui seguirà la richiesta al Dipartimento nazionale Protezione Civile per il supporto.
“In queste ore – ha spiegato il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin – ci stiamo concentrando soprattutto sull’accessibilità della valle di Cogne che esige interventi importanti che non potranno essere risolti nel breve periodo cosi come sui servizi e i bisogni della comunità che è isolata dalle strade interrotte, ma l’attenzione è alta anche sugli ingenti danni a Breuil-Cervinia e sul ripristino della viabilità in bassa Valle. Agli amministratori locali di tutti i comuni coinvolti abbiamo chiesto di iniziare a conteggiare i danni per giungere nei prossimi giorni a una stima complessiva”.
Situazione difficile anche a Valtournenche, dove il paese è stato invaso da una colata di fango e detriti. “Abbiamo avuto questa esondazione importante, ma stiamo lavorando per tornare al più presto – ha detto a LaPresse la sindaca Elisa Cicco -. Fortunatamente non ci sono stati né feriti né altre situazioni gravi: adesso ci rialziamo”. “Stiamo pulendo con le ruspe, stiamo intervenendo prontamente. Tutti insieme, tutto il paese è unito e sta lavorando con la massima collaborazione”.
A seguire costantemente l’evoluzione è il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, che in una nota ha espresso “vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite”, ribadendo la necessità di “non parlare più di eventi eccezionali ma ordinari, ai quali purtroppo dobbiamo prepararci tutti, istituzioni e cittadini, in una seria attività di prevenzione strutturale e non”. Anche in Piemonte le violenti piogge hanno causato parecchi danni e disagi. Frane e smottamenti si sono verificate nelle province del Verbano e di Torino.
Ha temuto di rivivere l’incubo dell’alluvione del 2000 il sindaco di Noasca, Domenico Aimonino, che a LaPresse ha detto: “Siamo stati fortunati a non avere avuto vittime, ma registriamo ingenti danni sulle scogliere della cascata dove si sono registrate 4 frane”. Aimonino ha anche spiegato di avere sentito il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il quale lo ha rassicurato sulla richiesta di stato di calamità.Intanto, il fronte del maltempo è atteso sul Nord Est.
Per la giornata di oggi è stata diramata allerta gialla per Veneto, Friuli Venezia Giulia e alcuni settori dell’Emilia Romagna. In arrivo dalle prime ore precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Friuli Venezia Giulia e Veneto, in estensione dal pomeriggio all’Emilia-Romagna. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.
Danni e vittime nel Canton Ticino. Francia, in tre uccisi da un albero caduto
Non solo il nord Italia. L’ondata di maltempo ha colpito anche in Svizzera e in Francia, provocando danni e vittime. Nel Paese elvetico la regione più colpita è stata quella del Canton Ticino, dove una frana avvenuta a Fontana, nel territorio del comune di Cevio, ha provocato almeno tre morti. Non si hanno, invece, notizie su una quarta persona, che risulta dispersa in Val Lavizzara. Piogge e forti venti hanno devastato il territorio e ingrossato le acque del fiume Maggia, che hanno raggiunto i 2mila metri cubi al secondo. Una situazione che ha portato all’evacuazione dei campeggi che si trovano lungo il Magia. Crollato il ponticello stradale del Visletto, mentre non ci sarebbero più collegamenti tra la bassa e l’alta Valmaggia.
Più a nord, il Rodano ha straripato in diverse zone del Canton Vallese, allagando un’autostrada e una linea ferroviaria. Secondo la polizia le valli laterali a sud del Rodano sono state interessate da piogge particolarmente intense. Il corpo di un uomo, di cui era stata denunciata la scomparsa dalla compagna, è stato trovato in un hotel della località alpina di Saas-Grund. Si ritiene che sia stato colto di sorpresa dalle inondazioni. Un’altra persona risulta, invece, dispersa da sabato sera nella zona di Biin, nell’alta valle del Rodano, vicino al confine con l’Italia.
Tragedia anche nel dipartimento dell’Aube nella regione del Grand Est, in Francia, funestata da piogge e raffiche di vento. Sulla strada D396, tra Rosnay-l’Hôpital e Brienne-le-Château, un albero è caduto a causa del maltempo, travolgendo una vettura. Il bilancio è di tre morti e di un ferito grave. Stando alla ricostruzione del vicesindaco di Rosnay-l’hôpital, Brice Martin, “gli automobilisti si sono fermati davanti” a una casa, in cerca di riparo, ma l’albero – un castagno – si è spezzato a cinque metri di altezza per la forza del vento, cadendo sull’auto con violenza”. Per il dipartimento dell’Aube, come per altri 34, Météo-France aveva emesso allerta arancione per il maltempo.
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