A togliersi la vita è stato un detenuto romeno di 45 anni. Lo comunica De Fazio del sindacato Uilpa degli agenti penitenziari
Ancora un suicidio nelle carceri italiane, il secondo in poche ore. A darne notizia Gennarino De Fazio, Segretario Generale del sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria. A togliersi la vita un detenuto romeno di 45 anni, nell’istituto penitenziario di Biella. “Ormai non facciamo in tempo a riprenderci, per quanto possibile, dallo sconforto per un suicidio in carcere che se ne aggiunge un altro. Il secondo detenuto nel giro di poche ore si è impiccato verso l’una della notte scorsa a Biella, poco dopo che un altro si era tolto la vita ad Ariano Irpino. A Biella ha posto fine alle sue sofferenze un ristretto romeno, sui 45 anni d’età. A nulla sono valsi i soccorsi della Polizia penitenziaria e dei sanitari”, dice De Fazio. “Sale così a 42 la tragica conta dei reclusi che si sono tolti la vita (da inizio anno, ndr) in una spirale che appare inarrestabile soprattutto per l’inerzia della politica e del Governo che non sembrano in grado di assumere provvedimenti concreti e consequenziali. A questo ritmo, si rischia di superare i 100 suicidi in un anno, cui bisogna aggiungere quelli fra la Polizia penitenziaria, 4 nel corso del 2024”, calcola il Segretario della Uilpa Pp.
“Serve un decreto contro il sovraffollamento”
“Non c’è più tempo. L’esecutivo non può continuare a far finta di nulla. Serve un decreto carceri per deflazionare il sovraffollamento detentivo, sono oltre 14mila i detenuti in più rispetto ai posti disponibili, consentire l’assunzione straordinaria e accelerata di agenti del Corpo di polizia penitenziaria, ne mancano più di 18mila, e assicurare il potenziamento dell’assistenza sanitaria, specie di natura psichiatrica. Parallelamente, va riformato l’intero sistema d’esecuzione penale, vanno reingegnerizzati il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e va riorganizzato il Corpo di polizia penitenziaria”, conclude De Fazio.
Radicali: “Dati devastanti, la strage continua”
“Dopo il suicidio di Ariano Irpino, arriva quello di stanotte nel carcere di Biella. Ogni giorno siamo costretti a subire questo macabro bollettino: siamo a 42 suicidi, un dato devastante. Per arrestare questa continua strage di Stato servono riforme urgenti; non bastano le rituali promesse che durano il tempo di un post. Per questo rilanciamo nuovamente il nostro appello al Parlamento: approvare provvedimenti urgenti di amnistia e indulto al fine di ridurre la popolazione carceraria; ridurre l’utilizzo dello strumento penale anche tramite la depenalizzazione di alcuni reati; eliminare il carcere per i detenuti in attesa di giudizio che non siano realmente socialmente pericolosi; incrementare le pene alternative al carcere; abolire gli istituti penali minorili e vietare la permanenza di bambini negli istituti a custodia attenuata; potenziare i servizi di assistenza di psichiatri e psicologi, anche alla luce del disagio mentale sempre più diffuso”, ha commentato con una nota Filippo Blengino, tesoriere dei Radicali Italiani.
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