Siccità in Sardegna, è emergenza: a rischio erogazione acqua potabile

Siccità in Sardegna, è emergenza: a rischio erogazione acqua potabile
The remains of the ancient village of Peñarubia have been uncovered by the absence of water in the Guadalteba reservoir due to the extreme drought , on February 3, 2024 in Malaga, Andalusia, (Spain). The Malaga reservoirs under minimum once again after an extreme drought that repeats another year as the ones in the eighties, nineties and two thousand. 03 FEBRUARY 2024 Álex Zea / Europa Press 02/03/2024 (Europa Press via AP)

L’acqua presente nelle dighe è pari solo al 62,8% della capacità, 16 punti percentuali in meno rispetto allo scorso anno

Restrizioni all’irrigazione di acqua nelle campagne, soprattutto nel nord della regione, e rischio di stop anche per l’uso potabile, proprio a ridosso della stagione turistica. In Sardegna la siccità è già un’emergenza, nonostante le piogge della tarda primavera. Attualmente, con i dati aggiornati al 31 maggio, su una disponibilità degli invasi pari a 1.824 milioni di metri cubi di acqua, l’acqua presente nelle dighe è pari a 1.145,63 milioni, ossia il 62,8%, in calo rispetto al 65,5% di aprile quando nei bacini artificiali sardi erano presenti 1.194 milioni di metri cubi. Ma nel raffronto con lo stesso periodo dello scorso anno la differenza è di 16 punti percentuali: nelle dighe a maggio 2023 c’erano 1.433,25 milioni di metri cubi d’acqua, ossia il 78,6% della capacità. Tra le criticità l’Alto Cixerri, nel Sud Sardegna, con gli invasi di Punta Gennarta e Medau Zirimilis, con una disponibilità di risorsa idrica pari solo al 14,8% e un indicatore di stato che si trova già sul livello di emergenza. In situazione di “allerta” il sistema idrico dell’Ogliastra, Posada (diga di Maccheronis) e gli invasi del sistema idrico nord occidentale, Alto Coghinas e Alto Taloro. Migliore la situazione nei bacini del Tirso (93,4%) e del Liscia 77%, meno bene in quello del Flumendosa con il 45,4%.

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