La richiesta dei dispositivi per i casi di atti persecutori è decuplicata dopo le nuove leggi sulla violenza di genere, spiega Fastweb, aggiudicataria della gara per le forniture
Sono 8.253 in totale i braccialetti elettronici attivi ad oggi in Italia, secondo gli ultimi dati aggiornati delle forze dell’ordine – carabinieri, polizia e guardia di finanza – di cui è in possesso LaPresse. In particolare, 5.285 sono i dispositivi che monitorano gli spostamenti delle persone sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari, 96 sono quelli attivi per tracking e 2.872 quelli con funzionalità anti-stalking. La gara per la fornitura dei dispositivi, aggiudicata lo scorso mese di giugno, è stata vinta da Fastweb, che secondo i termini contrattuali fornisce mille braccialetti al giorno, con un margine percentuale di un possibile aumento del 20% per un totale di 1.200 dispositivi. Ma le nuove disposizioni relative alla violenza di genere introdotte dalla legge n. 168 lo scorso novembre hanno determinato, spiega Fastweb, a partire dai primi mesi dell’anno, un incremento molto rilevante – decuplicandone il numero – delle richieste di attivazione di braccialetti elettronici con funzionalità anti-stalking, con livelli quindi ben superiori a quanto previsto dalle soglie contrattuali. A fronte del repentino aumento della domanda relativa ai dispositivi di tracciamento di prossimità e alla maggiore durata dei provvedimenti restrittivi “Fastweb, che ha sempre ottemperato alle richieste di attivazione dei dispositivi in linea con le tempistiche previste, si è già attivata con il Ministero e tutti gli attori coinvolti con tutte le misure possibili per fare fronte a tale straordinaria ed imprevedibile modifica della domanda“, spiega la società di telefonia.
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