La polizia di Miami: "Incaprettato per la sua sicurezza". La madre replica: "Giustificazione vergognosa"

Nuove immagini choc dell’arresto di Matteo Falcinelli da parte della polizia di Miami. I video, visionati da LaPresse, mostrano il ragazzo, seduto nell’auto della polizia parcheggiata all’interno del garage della stazione, che chiama disperato il poliziotto, alternando l’italiano e l’inglese. ‘Sir, sir, please’, urla più volte il giovane all’agente che sta riprendendo tutto con la bodycam. Sono le 7.26 del mattino. “Non ce la faccio, ho bisogno di respirare, I need to breathe’“, urla ancora più forte mentre dà testate contro il finestrino dell’auto. “Ho bisogno di aiuto”, dice ancora il giovane urlando e piangendo. “Cos’ha di sbagliato questo Paese?“, chiede ancora all’agente.

 

Matteo prima di essere incaprettato: “Sono già legato”

“Please, per favore, toglietemi le manette, non ce la faccio più“. Sono le 3.50 del mattino e Matteo Falcinelli arriva alla stazione di polizia di North Miami Beach con le manette ai polsi: il giovane dà due testate alla porta della stanza per il dolore provocato dalle manette, troppo strette ai polsi. Passano i minuti, il 25enne chiede più volte a diversi agenti di togliergli le manette. Sono le 4.17 del mattino, Matteo piange, è disperato e si gira verso uno dei poliziotti entrato nella stanza con una cinghia che poi sarà usata per l’hogtie restraint, l’incaprettamento con mani e piedi legati con cui il 25enne italiano viene immobilizzato. Matteo si gira mostrandogli le manette e gli dice: “Ma io sono già legato“. L’agente gli risponde: “Se non ti metti seduto, ti leghiamo ancora di più“. Poco prima, Falcinelli aveva chiesto all’agente se stavano registrando quanto stava avvenendo. “Certo che stiamo registrando”, la risposta del poliziotto.

Polizia Miami: “Incaprettato per la sua sicurezza”

Matteo Falcinelli è stato incaprettato con il sistema dell’hogtie restraint, legato cioè mani e piedi, “per la sua sicurezza” e i poliziotti “hanno agito in conformità con gli standard statali e la politica del dipartimento”. È quanto si legge in una nota della polizia di North Miami Beach, riportata dalla stampa locale tra cui l’Nbc Miami, sul caso dell’arresto del giovane studente italiano. Nel comunicato, la polizia chiarisce di averlo immobilizzato dopo che il giovane aveva “sbattuto ripetutamente la testa contro la porta della cella di detenzione” e che, ripreso dalla bodycam, “si comportava in modo aggressivo” durante le fasi dell’arresto, alla stazione di polizia e mentre veniva trasportato in prigione.

La madre di Matteo: “Giustificazione vergognosa”

“La polizia giustifica l’incaprettamento di Matteo con una giustificazione vergognosa, dice di ‘proteggerlo dal farsi del male’ perché aveva sbattuto la testa sul muro. Matteo sbatteva la testa per il dolore, per le manette troppo strette”. Così Vlasta Studenicova, la madre di Matteo Falcinelli, in merito al comunicato della polizia di North Miami Beach. 

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