Giulia Tramontano, analizzate le chat del telefono: la giovane era decisa a troncare rapporto

Giulia Tramontano, analizzate le chat del telefono: la giovane era decisa a troncare rapporto
Processo a carico di Alessandro Impagnatiello per aver ucciso la fidanzata incinta Giulia Tramontano

Il papà su Instagram: “Assassino deve marcire in galera”

Giulia Tramontano era decisa a lasciare il compagno, Alessandro Impagnatiello. Dall’analisi delle chat tra i due, a partire dal 9 maggio 2023, sono diversi i messaggi in cui i due litigano e lei è sicura: “Basta, ognuno per la propria strada”, scrive Giulia Tramontano, uccisa con 37 coltellate dal compagno, incinta al settimo mese di gravidanza, a fine maggio dello scorso anno, a Senago, in provincia di Milano. “Mi vedi dal binocolo”, è una delle frasi che evidenziano la volontà della donna di troncare la loro relazione. I due hanno litigato per un rossetto che lei ha trovato nella macchina di Impagnatiello, a processo per il suo femminicidio. La lite è aspra. Giulia Tramontano vuole sapere di chi è, chi è salito in auto, perché le bottiglie dell’acqua che erano avanti, lato passeggero, siano state spostate dietro.

Impagnatiello risponde di non sapere nulla, di non avere idea di come quel rossetto (che successivamente Giulia Tramonanto saprà essere stato lasciato di proposito dall’altra donna di Impagnatiello affinché lei lo ritrovasse), sia finito lì.

“Dimmi chi è salito in macchina. Rispondi e poi mi vedrai dal binocolo”, scrive la donna. Frasi che sono “una grossa ipoteca su quel rapporto”, dice in aula a Milano, Gianluca Bellocci, a capo della Sesta sezione del nucleo investigativo dei Carabinieri di Milano che ha effettuato l’analisi sul telefono di Impagnatiello. È sempre lei a scrivere: “E’ stato un piacere”.

Anche i messaggi successivi tra i due, il 25 e il 27, hanno lo stesso tenore: contengono la volontà di Giulia di mettere un punto alla loro storia, è “stanca, arrabbiata”, spiega Bellotti.

“Thiago lo vedi dal binocolo”, insiste lei. Mentre Impagnatiello prova a fare leva “sui sensi di colpa” e le risponde: “Vuoi dividerci prima della nascita del bambino? Che madre sei”. Anche in questo caso la risposta è netta: “Tu pensa al tuo ruolo di padre, io a quello di madre”.

Due i tipi di analisi condotti sul telefono: uno per le chat, l’altro per le stringhe di ricerca. In questo secondo caso, in aula sono state mostrate le ricerche che Impagnatiello ha fatto. “Come disconnettere whatsapp web”, oppure come “cancellare macchie”, una ricerca ripetuta più volte con diverse ‘declinazioni’: macchie di sangue, di ruggine, candeggina. E ancora, il 26 maggio, “Alberto Stasi Bollate”, ritenuta di interesse dagli inquirenti per “la vicenda giudiziaria” e il caso di Chiara Poggi. E ancora: “come programmare invio mail” o “come programmare invio messaggi whatsapp”.

Papà Franco su Instagram: “Assassino deve marcire in galera”

“Il vostro assassino deve marcire in galera”. Così, in una storia pubblicata su Instagram, il padre di Giulia Tramontano, Franco, ha ricordato la figlia. Oggi è in programma la nuova udienza del processo a carico di Alessandro Impagnatiello, l’uomo accusato di avere ucciso la fidanzata incinta al settimo mese di gravidanza. “Con il sorriso e la bontà d’animo hai illuminato la vita di chi ti era vicino. Il tuo ricordo vivrà sempre nei nostri cuori, la tua luce continuerà a brillare nel cielo e il vento ci porterà il tuo profumo. Giulia, chiederemo giustizia per voi senza mai arrenderci”, si legge ancora nella storia.

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