Delitto Senago, legale Tramontano: “Topicida somministrato per lungo tempo”

(LaPresse) L’avvocato Giovanni Cacciapuoti parla dopo l’udienza in Corte d’Assise d’Appello del processo a carico di Alessandro Impagnatiello, il barman accusato di aver ucciso la compagna, Giulia Tramontano e il figlio Thiago che la donna portava in grembo al momento del delitto. “Le analisi effettuate dai periti sentiti oggi come testi hanno consentito di acclarare come nell’organismo di Giulia fossero presenti delle concentrazioni di bromadiolone, che non è una sostanza che si può ritrovare in natura ed è uguale nella sua formulazione al topicida che è stato rinvenuto a Senago durante la perquisizione svolta dai carabinieri. Questo ci consente di poter affermare che la somministrazione del veleno sia stata perdurante. Traccia specifica di questo elemento è, oltre all’esame del fegato, anche quello del capello che consente di indicare un lasso di tempo ampio e distante nel tempo rispetto a quando si è verificato l’omicidio”. “Credo – ha aggiunto – che anche la crudeltà sia emersa in maniera evidente vista la natura e il numero di colpi inferti. C’è da sottolineare che, come hanno evidenziato i periti, l’ingiuria legata al corpo di Giulia attraverso l’appiccamento del fuoco non abbia consentito di appurare ulteriori siti di infiltrazione sanguigna ma i professori parlavano di undici colpi inferti sulle 37 coltellate che sono sicuramente irrorati di sangue e questo vuol dire che Giulia per i primi fendenti era ancora in vita e inoltre, alcuni colpi sono stati inferti da tergo”.