Davide Romano ha partecipato alla manifestazione contro l'evento 'Una terra senza pace: la questione israelo-palestinese'

Manifestazione oggi a Milano in via Conservatorio fuori dalla Facoltà di Scienze politiche delle associazioni ADI (Amici di Israele), AMPI (Associazione Milanese Pro Israele) e dal Museo della Brigata Ebraica in protesta con il convegno ‘Una terra senza pace: la questione israelo-palestinese’.
 
La contestazione era volta a “denunciare il ‘populismo propal’ offerto agli studenti lungo l’intera giornata dell’incontro che, per esempio, come Keynote Speech presentava esclusivamente personalità faziose e notoriamente anti-israeliane come Francesca Albanese e Moni Ovadia. Questi ultimi, non a caso, spesso ospiti di incontri della sinistra più estremista” attacca Davide Romano, direttore del museo della Brigata Ebraica. “Da una università ci saremmo aspettati che agli studenti fossero offerti i diversi punti di vista del conflitto, mettendo a confronto le ragioni di entrambe le parti, non un festival della faziosità. Lo stesso tipo di conferenze ci sono state in USA, con i risultati che abbiamo visto: aggressioni agli studenti ebrei, mancanza di denuncia dell’antisemitismo poichè ‘dipende dal contesto’, ecc. – dice ancora Romano – La manifestazione è stata autorizzata dalla Questura e si è tenuta in maniera pacifica e ordinata. Per motivi di sicurezza non abbiamo potuto annunciarla prima ai media, poiché il rischio di aggressione da parte dei “pacifisti” sarebbe stato alto. Questa è la situazione in Italia nel 2024. La voce di Israele cancellata, i sostenitori di Israele e della sua democrazia costantemente sotto la minaccia della violenza dei propal”.

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