Sicilia, estorsione e voto di scambio: 12 arresti

Sicilia, estorsione e voto di scambio: 12 arresti
Florence, Italy – May 5, 2014: Police car (Fiat Punto) with two people (carabinieri) passing Piazza della Duomo in the morning in Florence (Italy). Motion blur.

Operazione dei carabinieri contro il clan mafioso Nardo, operante nell’area nord della provincia di Siracusa

Su richiesta della Procura distrettuale antimafia, i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Siracusa hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 12 persone (10 in carcere e 2 agli arresti domiciliari) emessa dal gip di Catania, diretta contro il clan di mafia Nardo, operante nell’area nord della provincia di Siracusa e ritenuto costola della famiglia di cosa nostra catanese Santapaola-Ercolano.

I militari dell’Arma, al termine di una complessa attività di indagine iniziata a dicembre 2021, hanno fatto emergere un quadro indiziario a carico di 12 persone gravemente indiziate di essere organizzatori ed affiliati al clan Nardo che, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e dalla condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, sono riusciti, secondo quanto emerso dalle indagini, ad acquisire, in modo diretto e indiretto, la gestione o comunque il controllo di numerose attività economiche e imprenditoriali, prevalentemente nel settore agro-pastorale, nell’area nord della provincia siracusana.scambio elettorale politico/mafioso, estorsioni, detenzione di armi e stupefacenti, introduzione in carcere di dispositivi telefonici, sono solo alcuni dei capi di imputazione contestati agli indagati che, anche dopo la recente operazione ‘Agorà’, portata a termine dai medesimi militari del Comando provinciale di Siracusa, si sono velocemente riorganizzati e l’operatività del clan è ripresa con il solito modus operandi – riferiscono ancora i carabinieri – minacciando, anche dall’interno degli istituti di pena – utilizzando illecitamente telefonini – chi si fosse rivolto alle forze dell’ordine, per denunciare un’estorsione o una minaccia subita, nascondendo armi ad alto potenziale offensivo, smerciando stupefacenti del tipo cocaina e marijuana – addirittura gestendo una florida piantagione composta da ben 731 piante.

Le armi, due fucili e una pistola, e lo stupefacente, circa 11 kg tra marijuana e cocaina, sono stati sequestrati dai carabinieri durante la fase investigativa.di particolare rilevanza – fanno sapere ancora i carabinieri – è il reato di scambio elettorale politico/mafioso contestato anche ad un candidato sindaco delle scorse elezioni amministrative del 2022 che avrebbe accettato la promessa di ottenere voti in cambio di denaro e dell’impegno ad operarsi per agevolare la scarcerazione del figlio di un affiliato.

Nel dettaglio, l’attività di indagine, condotta con metodologia tradizionale e supportata da innovative strumentazioni tecniche, ha consentito di delineare l’organigramma, ruoli e mansioni dell’associazione mafiosa del clan Nardo, ricostruire plurimi episodi di estorsione commessi dagli associati che, mediante minaccia e avvalendosi della forza di intimidazione, avrebbero costretto diversi imprenditori agricoli o esercenti commerciali a fornire somme di denaro o generi alimentari senza corrispettivo, pagare un servizio di ‘guardiania’ per i propri terreni agricoli, sui quali sarebbero stati anche obbligati a tollerare il pascolo di capi di bestiame riconducibili agli associati, subire il cosiddetto ‘cavallo di ritorno’ per la restituzione di escavatori ed altri mezzi oggetto di furto.

 

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