È attesa una importante nevicata che continuerà anche mercoledì: il pericolo di valanghe è forte in molte aree del Nord Italia. Lo rende noto il Soccorso Alpino.
Il limite neve/pioggia sarà inizialmente basso (800-1000 m) ma sarà poi in graduale rialzo fino ai previsti 1400-1600 m in Dolomiti e i 1600-1800 in Prealpi. Pertanto, la prima neve sarà asciutta e quella di fine evento più umida almeno fino a 2000 m di quota. Sono attesi a 1500 m nelle Dolomiti dai 30 ai 45 cm di neve (40-65 cm a 2000 m) e nelle Prealpi dai 10 ai 35 cm con quantitativi anche di 80 cm a 2000 m. Il pericolo di valanghe da martedì è 4- forte per valanghe spontanee di neve fresca e spesso umida che, lungo i percorsi abituali, potranno arrivare anche a bassa quota. La possibilità che si verifichino valanghe sarà diffusa fra i 1600 e i 2000 m di quota, anche lungo i versanti settentrionali. Sono attesi sa martedì pomeriggio e per mercoledì anche grandi valanghe.
Sono da aspettarsi, dice ancora il Soccorso Alpino, anche frequenti valanghe di slittamento al di sotto dei 1800 m di quota.
Nevica su tutto il Trentino con accumuli anche di mezzo metro. Proprio a causa delle intense precipitazioni è stata chiusa al traffico per pericolo valanghe la strada statale 50 del Grappa da San Martino di Castrozza a passo Rolle. Resta chiusa, sempre per rischio valanghivo, la statale 641 del passo Fedaia in località Diga. Attivati presidi di controllo delle dotazioni invernali obbligatorie per la circolazione a Ronc di Moena lungo la statale 346 del passo San Pellegrino e a Carisolo lungo la strada che porta a Madonna di Campiglio.
Allerta rossa in Veneto
Ma il maltempo sta causando disagi anche nelle zone non montane del Nord e Centro Italia. In Veneto c’è allerta rossa per frane e colate rapide sui settori montani, pedemontani e collinari nei bacini Piave Pedemontano e Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone. Probabile rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane e allagamenti di locali interrati e/o sottopassi. Innalzamenti diffusi dei livelli della rete idrografica secondaria che per le zone in allerta rossa potranno risultare rilevanti e con estese inondazioni e diffuso trasporto di sedimenti.
Frane in Liguria e in Toscana
In Liguria dopo gli smottamenti che hanno riguardato ieri le province di Genova e di Savona, sono state segnalate frane nella zona di Calice al Cornoviglio nello spezzino, dove un centinaio di persone sono rimaste isolate. Altri smottamenti nella zona di Mele, sulle alture del ponente genovese, e sulla statale del Turchino a Gnocchetto, nell’ovadese, dove i ripristini dovrebbero concludersi domani con l’apertura di un senso unico alternato. Notte di intenso lavoro per i vigili del fuoco anche in Toscana. In Versilia, a Massarosa, una squadra di Viareggio è intervenuta in via Sarzanese Sud, all’altezza del bivio per il ristorante Chandelle, per una frana di grosse dimensioni che ha ostruito completamente la carreggiata. Sempre a Massarosa, in località Massaciuccoli, in via Pietra a Padule, la squadra di Viareggio è intervenuta per un’altra frana che ha coinvolto un’autovettura con due persone a bordo che sono rimaste bloccate all’interno, ma non sono rimaste ferite.
A Sorbolo (Pr) chiuso ponte sull’Enza per piena
Situazione critica anche nel Parmense, dove a causa delle intense piogge il torrente Enza ha superato la soglia rossa. A Sorbolo a causa della piena è stato chiuso il ponte sull’Enza. Lo ha comunicato il sindaco, Nicola Cesari, tramite la sua pagina Facebook. “Sarà una piena lunga, senza pericoli, poiché la soglia rimarrà per diverse ore, di poco sopra quella della chiusura a 11 metri del ponte”, ha spiegato il primo cittadino.