Momenti di tensione quando sono stati fatti rotolare sull'asfalto alcune balle di fieno, creando difficoltà al traffico

Nuova protesta degli agricoltori al casello di Orte, nei pressi di Roma, dove i manifestanti sono tornati con i trattori fin dalla tarda mattinata. Diversi i mezzi che si sono posti nei pressi del casello: qualche momento concitato si è registrato quanto i manifestanti hanno fatto rotolare sull’asfalto alcune balle di fieno, creando difficoltà al traffico. Sul posto le forze dell’ordine che stanno tenendo sotto controllo la situazione.

Presidio trattori al casello di S.M.Capua Vetere

Corteo di circa una sessantina di trattori in provincia di Caserta. L’iniziativa promossa da Altragricoltura ha preso il via intorno alle 10 con raduno e partenza da Casal di Principe, nei pressi dello stadio. Il corteo dei trattori si è mosso quindi verso Santa Maria Capua Vetere attraversando il comune di San Tammaro. Raggiunta Santa Maria Capua Vetere, gli agricoltori hanno organizzato un presidio al casello dell’uscita dell’autostrada A1. Gli agricoltori, che annunciano presidi e manifestazioni per almeno altri due giorni, chiedono di incontrare il prefetto di Caserta per esporre le ragioni della protesta. 

Trattori in presidio al casello S.M.Capua Vetere 

Saranno 75 i trattori che resteranno in presidio permanente nei pressi del casello autostradale di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, luogo eletto “base operativa da cui muoveranno le iniziative degli agricoltori” che hanno risposto all’appello di Altragricoltura Nord Campania. Il coordinamento territoriale di Altragricoltura ha organizzato il corteo che ha preso le mosse questa mattina, intorno alle 10.30, dal piazzale dello stadio di Casal di Principe per sfilare in corteo verso il casello autostradale di Santa Maria Capua Vetere. Lungo il percorso si sono aggiunti trattori e mezzi di lavoro in diversi luoghi prestabiliti fino ad arrivare a circa un centinaio che si sono schierati intorno all’area individuata, una parte all’altezza della rotonda antistante il casello autostradale e una parte nell’area parcheggio a ridosso del contiguo cimitero. In queste aree è in corso il montaggio del presidio permanente, il cui obiettivo dichiarato è “porre le istanze degli agricoltori e degli allevatori del territorio al Governo”; per questo viene avanzata richiesta alla Prefettura di un incontro “per depositare un documento da inviare al Governo nazionale con la richiesta di un incontro”. Adriano Noviello, presidente dell’associazione di tutela allevamento bufala mediterranea e componente del direttivo di Altragricoltura, dichiara: “Siamo allo stremo, la politica si assuma responsabilità. Oggi a protestare è il comparto al completo: allevatori, ortofrutta, sericoltura e arboricoltura. Una grande prova di forza per lanciare un messaggio chiaro, vogliamo un tavolo che possa accogliere le istanze degli agricoltori. Siamo in collegamento con gli altri presidi per un documento unico da presentare a tutte le Prefetture d’Italia. La politica deve assumersi le proprie responsabilità, non si deve nascondere dietro alle leggi di Bruxelles, perché c’è tanta responsabilità dei governi che si sono succeduti in questi decenni e della politica nazionale”. 

 Gianni Fabbris, leader nazionale di Altragricoltura, ringrazia “i tanti giovani agricoltori che qui come altrove stanno scendendo in campo. Con loro, la loro determinazione, la loro voglia di futuro, si riapre la speranza per un futuro degno. Ora – aggiunge – la politica sa che la crisi non è una esagerazione di qualche frangia minoritaria ma, al contrario, irrompe nella politica e nella società senza poter essere più nascosta. La politica prenda atto che la crisi, che noi denunciamo fin dalla nostra nascita nella seconda metà degli anni ’90, è reale e guardi negli occhi i tanti giovani agricoltori e i loro padri nelle strade in questi giorni e compia il gesto necessario. Apra il confronto per dare risposte alle istanze ed ai bisogni di riforma che stanno dietro il grido di dolore dei nostri agricoltori, dei braccianti, dei pescatori e da quanti, finora sono stati derubati del frutto del tanto lavoro e tanto impegno che richiede il rapporto con la terra, gli animali, il mare”. In queste ore Altragricoltura è impegnata nel confronto con altri movimenti, realtà sociali e sindacali di diverse categorie per coordinare l’iniziativa e sostenere la mobilitazione “con modalità trasparenti, inclusive, rispettose del carattere popolare e spontaneo delle mobilitazioni senza alcun leader e, al tempo stesso, chiare negli obiettivi in modo da proporre ai tanti in strada la via per portare casa risultati utili e non vanificare e disperdere il grande e generoso sforzo e le attese di tanti. Nelle prossime ore – fa sapere Altragricoltura – verranno diffuse le proposte, gli appuntamenti e gli strumenti su cui si sta lavorando a costituire il Coordinamento”. 

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