L'iniziativa per sottolineare lo stretto legame tra il frutto e il vulcano

Anche quest’anno, per celebrare l’Arancia Rossa di Sicilia IGP, il presidente del consorzio Gerardo Diana è salito fino alle quote sommitali dell’Etna, al fine di rendere omaggio al vulcano attivo più alto d’Europa. “Abbiamo portato fino in cima all’Etna le nostre arance per sottolineare lo strettissimo legame tra questo frutto e il vulcano, grazie all’escursione termica, che favorisce la pigmentazione e le caratteristiche nutraceutiche uniche di tutte le varietà della rossa di Sicilia. Più vitamina C, più antocianine e un sapore inimitabile. Sentiamo il dovere di ringraziare la natura per tutto questo e lo faremo ogni anno”, ha dichiarato Diana. “Nel 2024 l’ascesa all’Etna è anche metafora del sacrificio che gli imprenditori agricoli e gli operatori affrontano per far giungere sui banchi dei mercati e della grande distribuzione, così da poterlo offrire ai consumatori, un frutto all’altezza della reputazione che l’Arancia Rossa di Sicilia IGP si è guadagnata in questi anni grazie al rispetto del disciplinare di produzione e al lavoro di tutta la filiera del Consorzio”, ha aggiunto Diana. Al Consorzio sono iscritti più di 450 produttori, 70 confezionatori e 3 intermediari. Gli ettari certificati sono circa 6500 di cui 1000 ettari in biologico. Le etichette autorizzate sono 300. A fronte di questi numeri, nella campagna 2022/2023 il prodotto certificato e immesso in vendita ammonta a 27 mila tonnellate di Arancia Rossa di Sicilia IGP, per un valore di circa 40 milioni di euro. Un valore economico importante per un prodotto che è presente sugli scaffali della GDO solo per quattro mesi all’anno.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata