La fuga del ragazzo è durata una settimana. Il legale: "Il giudice tedesco deciderà sul rientro in Italia". Carabinieri: "Da famiglia grande dignità". Procure valuteranno aggravanti premeditazione e crudeltà 

Filippo Turetta è stato arrestato mentre si trovava a bordo della sua auto sull’autostrada A9 nei pressi di Bad Durremberg, in Germania. Lo ha confermato a LaPresse un portavoce della polizia di Naumburg (Saale). “L’arresto è stato effettuato dalla polizia stradale”, ha aggiunto il portavoce. 

Il ragazzo “è stato fermato mentre si trovava fermo a bordo strada nella sua auto. Gli agenti sono intervenuti per un normale controllo. Durante l’identificazione hanno verificato che la persona era ricercata dalla polizia italiana. A quel punto hanno effettuato l’arresto e sul posto sono intervenuti altri agenti” ha aggiunto a LaPresse una portavoce della polizia di Halle (Saale). Turetta “si trova al momento in custodia presso la stazione di polizia di Halle in Sassonia-Anhalt”, ha spiegato ancora la portavoce, confermando che l’arresto è avvenuto nella serata di sabato. 

L’auto di Turetta “è stata segnalata da alcuni automobilisti” perché si trovava a luci spente nella corsia d’emergenza. L’arresto “è avvenuto intorno alle 22 di sabato” successivamente al controllo effettuato dagli agenti intervenuti sul posto, ha aggiunto la portavoce della polizia di Halle, ribadendo che l’italiano “si è lasciato arrestare senza opporre resistenza”. 

La fuga del ragazzo è finita questa notte dopo una settimana di latitanza. Ieri è stato trovato il corpo di Giulia Cecchettin sulle sponde del lago Barcis, in provincia di Pordenone.

Giulia uccisa da Filippo con più di 20 coltellate

Sono più di 20 le coltellate inferte da Filippo Turetta che hanno ucciso Giulia Cecchettin. Secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, il medico legale di turno ieri, che ha effettuato l’ispezione cadaverica sul corpo della 22enne, ne ha repertate diverse su varie parti del corpo, sparse fra la testa e il collo, dove si ipotizza possa essere stata sferrata una di quelle rivelatesi mortali. Solo in sede di autopsia, prevista già da domani, potrà essere stabilito con certezza quanti sono stati i fendenti inferti dalla mano del presunto assassino e, in quella sede, si potrà circoscrivere l’ora della morte. Questo elemento sarà fondamentale per stabilire la competenza territoriale della procura e del tribunale dove si incardinerà il processo per omicidio nei confronti di Filippo Turetta. 

Il papà di Giulia: “Sacrificio di mia figlia non sia vano”

“Siamo qui perché volevamo dare un messaggio e vogliamo guardare al futuro perché Giulia non tornerà. Abbiamo tanta strada da fare, da questa vicenda deve nascere qualcosa”. Lo dice ai cronisti fuori dalla casa a Vigonovo Gino Cecchettin, il papà di Giulia, la ragazza di 22 anni trovata morta ieri. Per l’omicidio è stato arrestato l’ex fidanzato di Giulia, Filippo Turetta. “Come famiglia ci impegneremo perché non succeda più quello che è successo a Giulia. Sicuramente faremo qualcosa”. 

Il papà di Filippo: “Sembrava il figlio perfetto”

“Non capiamo come possa essere accaduta una cosa del genere, porgiamo le massime condoglianze alla famiglia di Giulia. Con Filippo sembravano la coppia perfetta e non riusciamo a capire come possa averlo fatto, gli abbiamo dato tutto quello che potevamo dargli, ho sempre pensato fosse il figlio perfetto, mai problemi a scuola, nessun litigio con i compagni, neppure con il fratello. Non è concepibile trovarmi in una cosa del genere, gli è scoppiato qualcosa nel cervello”. Sono le parole di Nicola Turetta, riportate dal legale di suo figlio, Emanuele Compagno.

Legale Turetta: “Giudice tedesco deciderà su rientro in Italia” 

Filippo Turetta è stato arrestato in Germania “mentre era in auto. Ora sarà il giudice tedesco a decidere tempi e modi del suo rientro in Italia”. Lo dice a LaPresse Emanuele Compagno, il legale del 22enne accusato di aver ucciso Giulia Cecchettin. Il legale aggiunge di “aver avvisato i genitori”.

Tajani: “Turetta in Italia entro 48 ore per essere processato”

Filippo Turetta “è stato arrestato poche ore fa in Germania” e “credo che nel giro di 48 ore sarà in Italia per essere processato“. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani nel suo intervento al meeting di Taormina. Il segretario nazionale di Forza Italia ha poi annunciato che la Farnesina dedicherà delle borse di studio a Giulia Cecchettin.

La sorella di Giulia: “C’è cultura che protegge i ‘mostri'”

Io non starò mai zitta. Non mi farete tacere“. A scriverlo in una stories sui propri canali social, è Elena Cecchettin, sorella di Giulia. In un’altra stories, la giovane rilancia un post dell’account nojusticenopeace_italy in cui è scritto: “C’è bisogno di capire che i ‘mostri’ non nascono dall’oggi al domani. C’è una cultura che li protegge e alimenta”.

Comandante Conforti: “Da famiglia Giulia grande dignità” 

Confermo la notizia dell’arresto in Germania di Filippo Turetta. I dettagli seguiranno. La famiglia di Giulia Cecchettin ha accolto la notizia con grandissima dignità”. Lo ha detto il comandante provinciale di Venezia, Nicola Conforti ai cronisti fuori dalla casa della giovane 22enne trovata morta ieri in provincia di Pordonone. Per l’omicidio è stato arrestato stamattina il suo ex fidanzato, Filippo Turetta. 

Legale famiglia Giulia: “Arresto Turetta risultato importante” 

“La cattura di Filippo Turetta per noi è stata una grande risposta, è un risultato importante”. Lo ha detto il legale della famiglia Cecchettin, Stefano Tigani ai cronisti fuori dalla casa della giovane 22enne trovata morta ieri in provincia di Pordonone. Per l’omicidio è stato arrestato stamattina il suo ex fidanzato, Filippo Turetta. “È stata una settimana pesantissima, si chiude un cerchio. Posso dire che abbiamo riportato a casa Giulia, purtroppo però senza vita. Solo l’iter processuale ci può dire cosa è successo”, ha concluso “ringraziando le forze dell’ordine e le procure per il risultato svolto”.

 

Procure valuteranno aggravanti premeditazione e crudeltà 

Le procure della Repubblica di Venezia e Pordenone, l’una competente per territorio per il reato di tentato omicidio, l’altra per omicidio nel confronti della 22enne Giulia Cecchettin, ritrovata cadavere ieri mattina sulle sponde del lago di Barcis, valuteranno l’inserimento delle aggravanti specifiche al capo d’accusa di omicidio contestato a Filippo Turetta, l’ex fidanzato della giovane, fermato questa mattina dalla polizia stradale tedesca in Germania, sull’autostrada A9 nel comune di Bud Durremberg nella regione della Sassonia. L’autopsia sul cadavere di Giulia Cecchettin, insieme ai rilievi scientifici sull’automobile, forniranno elementi utili alla ricostruzione della dinamica. Insieme a Turetta, dichiarato in stato di fermo dalle autorità tedesche, rientrerà anche in Italia la Fiat Grande Punto nera ‘protagonista’, insieme al presunto killer, della rocambolesca fuga all’estero. La polizia tedesca ha sequestrato anche l’autovettura sulla quale dovranno essere effettuati i rilievi di polizia scientifica dai carabinieri delegati all’indagine. La cattura di Turetta è stata possibile grazie allo Scip, il ‘Servizio di cooperazione internazionale di polizia’ con sede a Roma, in via Torre di Mezzavia, dove è presente la sala operativa internazionale interforze, di cui fanno parte la polizia di Stato, l’arma del Carabinieri, la guardia di Finanza e polizia Penitenziaria, da dove vengono coordinate le operazioni e le informazioni dell’ Interpol gestite dalla polizia criminale.

Bernini: “Giulia avrà sua laurea in ingegneria” 

“Innanzitutto, bisogna rispettare il dolore della famiglia. In questo momento la famiglia viene prima di tutto. Poi, quando vorranno e se vorranno, Giulia ha diritto ad avere quello che si è ampiamente guadagnata, cioè la sua laurea in ingegneria. Giulia è già dottore in ingegneria, è solo una formalità”. Così, al meeting di Forza Italia a Taormina, il ministro dell’Università e della Ricerca, Annamaria Bernini, rispondendo a una domanda sulla morta di Giulia Cecchettin.”Non è che Giulia riceverà una laurea, Giulia riceverà la sua laurea in ingegneria, perché le mancava solo la discussione della tesi. E’ già dottore, manca solo la formalità. Le hanno tolto tutto il resto: la vita e il diritto di amare”, ha aggiunto. 

Criminologo Genovese: “Aspettiamo di vedere Filippo in faccia”

Aspettiamo di vedere Filippo in faccia e di capire qualcosa di più di questa drammatica vicenda”. Lo ha detto Edoardo Genovese, il criminologo di Penelope che da giorni assiste la famiglia di Giulia Cecchettin, ai cronisti fuori dalla casa della giovane 22enne trovata morta ieri in provincia di Pordenone. Per l’omicidio è stato arrestato stamattina il suo ex fidanzato, Filippo Turetta. “La cattura di Filippo è stata una grande risposta. Attendiamo i risultati dell’autopsia per determinare il proseguo della vicenda. Ora ci raccogliamo nel dolore con la famiglia di Giulia”. 

Psicologa: “Giulia preoccupata e spaventata” 

Giulia era preoccupata e spaventata e ha avuto paura di lasciarlo andare”. Lo ha detto Gabriella Marano psicologa consulente della famiglia Cecchettin. “Ho sentito i suoi messaggi Non voleva che Filippo soffrisse. Ha protetto lui e non se stessa. Minacciava Giulia che se fosse stato lasciato si sarebbe fatto del male”, ha concluso spiegando che “la famiglia è chiusa nel dolore. Non c’e spazio per la rabbia” e che “Elena era già impegnata nel contrasto ai femminicidi e vuole proseguire per far sì che il sacrificio della sorella non sia stato vano”. 

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