L'omelia del parroco, don Salvo: "Nessuno ha colpa per la sua morte, ma usare bene la libertà"
L’ultimo saluto, alla chiesa di Don Bosco a Cinecittà a Roma, a Gaia Menga, la 13enne morta nell’incidente stradale avvenuto la notte del 5 novembre su via Laurentina. Centinaia di persone davanti alla chiesa per accogliere il feretro della ragazza che ha perso la vita mentre si trovava in macchina con la madre e un’amica al volante, risulta poi positiva all’alcol test con un tasso alcolemico superiore a 1. Davanti al sagrato anche palloncini e striscioni affissi dai compagni di classe.
L’omelia: “Nessuno ha colpa per morte Gaia ma usare bene la libertà”
Commovente l’omelia di don Salvatore Pollicino, conosciuto dai parrocchiani come don Salvo: “Oggi qui c’è tanta gente che vuole dirti che per loro eri importante, ma il Signore sta lì ai cancelli del Paradiso, quando lo incontrerai parlagli di mamma, dal paradiso continua a vegliare su di loro, e anche sulle tue sorelle. Goditi tutto il bello del Paradiso e pensa a tutti quelli che hai amato e che oggi soffrono. A tutti quelli che sono qui, voglio ricordare che tutto quello che noi facciamo nella vita ha sempre delle conseguenze, pensiamo che con la libertà possiamo giocarci, non sappiamo mai come le nostre scelte ricadono sugli altri. Ai presenti dico, la libertà per cosa la usate? Nessuno ha la colpa per la morte di Gaia, chiediamoci solo se l’abbiamo amata con tutto l’amore che meritava. Perché se l’abbiamo fatto, non ci dobbiamo preoccupare di nulla. Un giorno rincontreremo le persone che abbiamo amato”, ha detto il sacerdote.
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