Adar Eylon ringrazia l'Italia per il supporto e lancia un appello alla comunità internazionale

Adar Eylon è la sorella di una delle vittime della strage del Nova Festival, il rave party che si stava svolgendo vicino la Striscia di Gaza quando Hamas ha attaccato, lo scorso 7 ottobre, uccidendo 260 tra ragazzi e ragazze. “Sabato mattina – ha dichiarato Adar – ha chiamato mio padre dicendo che aveva sentito il suono di alcuni razzi, ma per noi è normale, ci siamo abituati. Ha aggiunto che era preoccupata perché si trovava all’aperto”.

La ragazza,  che fa parte della delegazione di familiari delle vittime dell’attacco in Israele del 7 ottobre scorso ricevuta a Roma dalle autorità italiane, ha poi lanciato un appello alla comunità internazionale: “Quella di Hamas non è una guerra per la terra, non è Israele-Palestina. È una guerra di religione da parte di terroristi. Se è capitato a me può capitare a voi e ai vostri familiari in Europa. La storia di mia sorella è un monito che lancio al mondo”. Infine, Adar ringrazia il supporto che ha trovato in Italia, ma mette in guardia il nostro Paese dalle proteste di piazza che si stanno succedendo in difesa dei palestinesi.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata