Denunciato a piede libero il conducente del veicolo che ha ucciso Chris Abom. Sarebbe un operaio del posto
Incidente stradale ieri sera a San Vito di Negrar, nel Veronese, dove Chris Abom, un ragazzino non ancora 14enne è stato investito da un’auto che poi non si è fermata a prestare soccorso. La chiamata ai carabinieri è arrivata intorno alle 23.35: il ragazzino è stato portato nell’ospedale Borgo Trento di Verona. Stamattina il decesso, intorno alle 9. È stato individuato e denunciato a piede libero nel pomeriggio il conducente dell’auto: sarebbe un operaio del posto 39enne, con piccoli precedenti fra cui spaccio di stupefacenti e guida in stato di ebbrezza. I carabinieri sono risaliti a lui grazie al sistema di videosorveglianza comunale e ai detriti dell’auto che sono stati trovati sull’asfalto dai militari.
L’auto è risultata intestata a una donna di 64 anni ma utilizzata dal figlio che, questa mattina, l’ha presa per recarsi a lavoro in un cantiere edile della Valpolicella. Grazie a un frammento del fanale e a una parte dello specchietto retrovisore è stato possibile individuare il modello della macchina e cercarlo sulle telecamere di sorveglianza munite di sistema di lettura targhe. Raggiunto dai militari dell’Arma il 39enne ha ammesso di essere stato lui alla guida ma di non aver investito alcuna persona. L’auto è stata ritrovata nei pressi del cantiere e sequestrata: presenta danni nella parte anteriore destra compatibili con i frammenti rinvenuti sul terreno, e sul parabrezza, sul quale sono evidenti i segni del ‘caricamento’ di un pedone. Dalla prima ricostruzione sembra che l’adolescente e la macchina procedessero nella stessa direzione di Verona lungo la strada provinciale 12 che in quel tratto prende il nome di via San Vito di Negrar di Valpolicella. Le cause dell’investimento sono ancora in corso di accertamento da parte della Procura di Verona.
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