Il ricordo con il sindaco Sala nei giardini intitolati a Falcone Borsellino
Commemorazioni a Milano per il 31esmo anniversario della strage di via D’Amelio, nella quale nel 1992 il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta furono uccisi in un attentato mafioso. Alle 16:58, ora dello scoppio della bomba, in via Benedetto Marcello presso i Giardini Falcone Borsellino è suonata la sirena dei vigili del fuoco e si è osservato un minuto di silenzio. La commemorazione è stata coordinata da Guido Fogacci della Scuola di Formazione Antonino Caponnetto, che ha aperto la cerimonia con parole polemiche nei confronti dell’ex premier Silvio Berlusconi, deceduto lo scorso 12 giugno, accolte da un applauso del pubblico: “Chissà cosa avrebbero pensato Falcone e Borsellino nel vedere le bandiere a mezz’asta per un signore che ha fondato un partito politico – ha spiegato – insieme ad un condannato in via definitiva a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Quel partito è Forza Italia ed è attualmente al governo”. Alla commemorazione sono intervenuti il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il procuratore capo Marcello Viola e il sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia, Cecilia Vassena, Lucilla Andreucci di Libera Milano e Massimo Caponnetto, figlio del magistrato Antonino Caponnetto. Presenti anche il Prefetto di Milano Renato Saccone, Nando Dalla Chiesa e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Con loro gli studenti delle scuole milanesi e associazioni attive nella diffusione della cultura della legalità.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata