Il capo della Squadra mobile di Milano Calì riferisce in aula di versioni contrastanti date dalla donna a processo per la morte della figlia Diana, abbandonata in casa
Alessia Pifferi aveva parlato con la polizia della presenza di una babysitter, che poi si è rivelata inesistente. Lo ha detto in aula, al processo per la morte della piccola Diana, il capo della Squadra mobile di Milano Marco Calì riferendo delle “versioni contrastanti” date dalla madre della bambina di 18mesi trovata senza vita il 20 luglio 2022 nella sua casa in zona Ponte Lambro, nel capoluogo lombardo.
“Aveva dato versioni contrastanti sulla presenza di una babysitter che non era in loco e non si riusciva a identificare, avere un numero telefonico o un indirizzo per poterla rintracciare” ma “dall’analisi del telefono di Pifferi non vi era traccia di alcuna babysitter né contattata né messaggiata. I contatti erano con soggetti che erogano servizi di taxi privato presenti nella memoria del telefono”, ha dichiarato il dirigente di polizia, testimoniando in aula nel processo a carico di Pifferi. La donna è in carcere dal 21 luglio 2022 accusata di omicidio volontario pluriaggravato nei confronti della figlia, morta di “forte disidratazione” con “deragliamento delle funzioni cellulari” a 18 mesi di età il 20 luglio 2022 dopo essere stata abbandonata per una settimana nella casa di Ponte Lambro, vicino Linate, la scorsa estate.
Il comandante della Mobile, intervenuto sulla scena del delitto il 20 luglio assieme alla polizia scientifica e le Volanti, sta testimoniando davanti ai giudici popolari della Corte d’ Assise di Milano presieduta da Ilio Mannucci Pacini. “Inizialmente era stato dato un nome – ha dichiarato – poi un’utenza telefonica che non c’era, sono state chieste delle chat, ma non c’erano. Avevamo concluso che questa babysitter non esistesse“.
Dopo il dirigente di polizia, i pubblici ministeri Francesco De Tommasi e Rosaria Stagnaro hanno in programma di ascoltare quattro medici legali, alcuni vicini di casa, la sorella e la madre di Pifferi – difesa dall’avvocata Alessia Pontenani – Viviana Pifferi e Maria Assandri entrambe parti civili nel processo assistite da Emanuele De Mitri.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata