Le parole dopo l'udienza a Milano nel processo alla donna per l'omicidio della figlia: "Fa molto male sentire che nel frigo non c'erano alimenti per bambini"
“Non riesco a vedere né una lacrima né niente, è una cosa che mi fa malissimo. Io spero che si condanni da sola capendo quello che ha fatto. Mi auguro che venga ritenuta capace di intendere e di volere, perché per me è capace. Anche perché è lei che ha voluto tenerci lontani, noi c’eravamo”. Così Viviana Pifferi al termine dell’udienza nel processo a Milano a carico della sorella Alessia Pifferi, per omicidio volontario pluriaggravato per aver abbandonato in casa la figlia di 18 mesi – Diana – fino a provocarne la morte di stenti. Davanti a “noi lei faceva la mamma – ha spiegato – e se le davi addosso ti diceva che lei sapeva fare la mamma” ma “fa molto male sentire che nel frigo non c’erano alimenti per bambini perché noi glieli portavamo anche”, ha detto in relazione alla deposizione di alcuni di agenti di polizia e della scientifica che hanno descritto il quadro della casa dove la bambina ha trovato la morte.
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