Secondo la relazione annuale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale l'Italia è tra i paesi più colpiti dagli attacchi

Nel 2022 sono stati 1.094 gli ‘eventi cyber’ trattati dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, per una media di circa 90 eventi al mese. È quanto emerge dalla relazione annuale dell’Agenzia trasmessa oggi al Parlamento. Il picco degli attacchi, ben “118” si è registrato “a febbraio 2022. Di questi, 126 hanno avuto un impatto confermato dalla vittima, per una media di 10,5 incidenti al mese”, scrive l’Agenzia. Dall’analisi e dalla successiva classificazione dei 1.094 eventi cyber è stato possibile individuare le tipologie: 594 riguardano diffusione malware tramite email, 204 brand abuse, 203 pishing, 130 ransomware, 102 information disclosure, 87 sfruttamento vulnerabilità verso web servere, 74 scansioni, 67 esposizioni dati, 64 tentativi di intrusione tramite credenziali, 44 DDoS, 42 smishing, 38 compromissione casella email mentre 38 da malware.

Nel 2022 160 attacchi a istituzioni pubbliche nazionali

“Nel corso del 2022, l’ACN ha gestito 160 eventi cyber in danno di istituzioni pubbliche nazionali. Di questi, 57 hanno avuto un impatto confermato dai soggetti colpiti, procurando talvolta il malfunzionamento dei sistemi e conseguenti ritardi nell’erogazione dei servizi”. E’ quanto si legge nella prima relazione annuale trasmessa oggi al Parlamento dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, riferita al 2022. “Considerando la frequenza e l’impatto – una media di oltre un incidente a settimana – delle diverse tipologie di eventi, emerge come il ransomware sia l’attività più sfruttata per recare attacchi nei confronti delle istituzioni pubbliche, seguita da attacchi di tipo DDoS e dall’infezione dei sistemi tramite altri tipi di malware”.

Nel 2022 Italia tra paesi più colpiti da attacchi

L’Italia “risulta tra i Paesi maggiormente interessati dalla diffusione generalizzata di malware e da attacchi cibernetici mirati, specie in danno del comparto sanitario e di quello energetico”. È quanto si legge nella prima relazione annuale trasmessa oggi al Parlamento dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, riferita al 2022. L’Agenzia “attraverso la componente operativa del CSIRT Italia, ha adottato strumenti e procedure – sempre in costante sviluppo e aggiornamento – per svolgere le funzioni sia nell’ambito del monitoraggio preventivo, sia per la risposta in caso di incidenti”.

Fenomeno acuito dalla guerra ucraina

“Nel corso del 2022, è stato osservato, a livello globale, un deciso aumento di attività malevole ai danni di settori governativi e infrastrutture critiche”. E’ quanto si legge nella prima relazione annuale trasmessa oggi al Parlamento dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, riferita al 2022. Tale fenomeno è stato “acuito dai riflessi della crisi in atto in Ucraina, rispetto al quale l’Agenzia ha svolto sin da subito attività finalizzata ad elevare il livello di allerta degli operatori pubblici e privati”.

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