Altre tre persone sono state ricoverate: una di queste è in ipotermia all'Ospedale del Mare
Sono tre le persone denunciate per porto d’armi tra i 15 migranti sbarcati dalla nave cargo turca dopo il tentativo di dirottamento dell’imbarcazione. Le indagini, coordinate dalla procura di Napoli, e condotte dalla Squadra mobile partenopea insieme con il Gico del nucleo di polizia economico-finanziaria e del Roan della Gfd, proseguiranno anche nei prossimi giorni per chiarire quanto accaduto. I tre sono stati denunciati a piede libero con l’accusa di porto d’armi. Sulla nave, le forze dell’ordine hanno ritrovato due coltelli e un taglierino, che sono stati sequestrati
Tre migranti ricoverati
In 15 sono stati sbarcati dalla nave turca dopo il tentativo di dirottarla, nel tardo pomeriggio di ieri. Dei 15 migranti, 14 sono stati identificati dalle forze dell’ordine: 1 iraniano, 4 siriani e 9 iracheni. L’unico non identifiato è ricoverato per ipotermia all’Ospedale del Mare, nel quartiere Ponticelli. Anche altre due persone sono state ricoverate nello stesso ospedale per un lieve malore. Non ci sono feriti.
I migranti saranno trasferiti presso il centro di accoglienza della Croce rossa, eccetto due minori che saranno trasferiti in un altro centro. A sventare il tentativo di dirottare la nave la Brigata San Marco mentre, una volta arrivata nelle acque del golfo di Napoli, l’imbarcazione è stata scortata dalle motovedette della guardia di finanza e della Capitaneria di porto. Sono in corso indagini, anche da parte della magistratura partenopea, per fare chiarezza su quanto accaduto.
Crosetto: catturati i dirottatori
I dirottatori della nave sono stati catturati. Tutto è finito bene. I miei complimenti ai ragazzi del Battaglione San Marco, ai poliziotti e ai finanzieri, che hanno concluso una splendida operazione in collaborazione. Ognuno per la sua parte. Bravi”. Lo scrive su Twitter il ministro della Difesa Guido Crosetto, in merito al tentativo di dirottare una nave turca da parte di un gruppo di migranti. La nave era stata intercettata dalla Brigata San Marco e, successivamente, scortata da guardia di finanza di Napoli e Capitaneria di porto nel golfo partenopeo. La nave è rimasta in rada senza attraccare al porto.
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