La 48enne Laura Santi, affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla, vuole accedere al suicidio medicalmente assistito

L’Associazione ‘Luca Coscioni’ su mandato di Laura Santi, 48enne affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla, ha denunciato in Procura a Perugia per omissione d’atti d’ufficio la Ausl Umbria 1 che da oltre 400 giorni – dal 20 aprile 2022 – non ha completato l’istruttoria per verificare la possibilità di accedere al suicidio medicalmente assistito senza convocare il Comitato etico e le modalità. Lo hanno annunciato la stessa paziente, l’avvocato Filomena Gallo e Marco Cappato dell’associazione Luca Coscioni durante una conferenza stampa a Perugia. Contemporaneamente è stato presentato un “ricorso d’urgenza in sede civile in cui chiediamo al giudice di ordinare all’Azienda sanitaria locale di attivare la procedura”. L’udienza è stata fissata per il prossimo 20 giugno.

“A seguito delle (incomplete) verifiche, faticosamente ottenute, a distanza di oltre un anno dalla prima richiesta, Laura Santi è ancora in attesa di ricevere una relazione completa da parte dell’azienda sanitaria, che includa l’individuazione della cosidetta ‘fase esecutiva’( farmaco idoneo e modalità di assunzione) ed il parere del comitato etico territorialmente competente – fa sapere l’associazione Luca Coscioni in una nota – che di fatto nelle sue funzioni deve agire come indicato dalla Consulta senza la necessità di interventi normativi che ne modifichino le competenze come sostiene l’azienda sanitaria”.

“In secondo luogo – prosegue la nota – un’azione in sede civile: un ricorso d’urgenza in Tribunale in cui si chiede un ordine del Giudice nei confronti dell’azienda sanitaria deve adempiere al completamento della procedura di verifica anche delle modalità e il parere del Comitato Etico. Si tratta dello stesso procedimento avviato dal collegio legale dell’Associazione Luca Coscioni nelle Marche per conto di Federico Carboni, il primo italiano ad aver avuto accesso al ‘suicidio assistito’ in Italia, dopo due anni di battaglie legali. La prima udienza relativa a questo ricorso d’urgenza è stata fissata per il prossimo 20 giugno.

“A seguito della mia richiesta di accedere alla verifica delle condizioni, e dunque ricevere una relazione completa anche del parere del comitato etico per accedere alla morte assistita – dichiara Laura Santi – : sono dovuti intervenire ripetutamente i miei legali, prima per sollecitare l’azienda con diffide ad effettuare le verifiche, poi per chiedere il completamento delle verifiche e l’attivazione del comitato etico. Ma tutto ciò non è bastato e si è reso necessario attivare le giurisdizioni, sia quella penale con un esposto che quella civile per vedermi riconosciuto un diritto già pienamente vigente nel nostro ordinamento: non ho ancora deciso di lasciare la vita, ma ho il diritto di essere libera di farlo“. 

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