Oltre mille interventi dei vigili del Fuoco nelle province di Bologna, Ravenna e Forlì. Coldiretti: 20 bombe d'acqua in 24 ore

Dopo il maltempo che ha colpito l‘Emilia-Romagna, su Bagnacavallo e frazioni permane la situazione più critica. Dalla nottata l’allagamento si è esteso verso l’abitato di Villanova, coinvolgendo via Cocchi. Ne da notizia l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

È chiusa la SP253 San Vitale\via Albergone in località Bagnacavallo al ponte del canale Fosso Vecchio, così come via Cocchi e tutte le strade secondarie in direzione Villanova. La piena del Lamone sta finalmente iniziando a scendere e a Pieve Cesato, ovvero a 6km a nord falla, è scesa in soglia 2. A Conselice è in corso di ultimazione la chiusura della falla sul Sillaro.

Ad Alfonsine si sta invece monitorando la parte terminale del fosso vecchio. La situazione resta difficile e in divenire soprattutto nel territorio di Bagnacavallo, dove resta valida la raccomandazione di evitare spostamenti non necessari e non recarsi sulle zone allagate o sugli argini dei fiumi. A Bagnacavallo le scuole sono chiuse e che il traffico ferroviario risulta ancora sospeso fra Russi e Lugo (linea Castelbolognese – Ravenna) e fra Lavezzola e Mezzano (linea Ferrara – Ravenna).

Coldiretti, in Emilia Romagna 20 bombe d’acqua in 24 ore

In un solo giorno sull’Emilia Romagna si sono abbattute ben venti bombe d’acqua, su un territorio reso fragile dalla prolungata siccità, provocando l’esondazione di fiumi e torrenti che hanno allagato città e campagna con migliaia di coltivazioni, frutteti, serre e vigneti sott’acqua e interi filari di ulivi sradicati dalla furia delle frane. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sui dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) in riferimento all’alluvione che ha colpito le province di Bologna, e Forlì Cesena e soprattutto Ravenna, la fruit valley italiana. La furia del maltempo – sottolinea la Coldiretti – si è scatenata in un 2023 in cui al nord le precipitazioni sono praticamente dimezzate nel primo trimestre (-45%) con i terreni secchi che non sono riusciti ad assorbire l’acqua che è caduta violentemente provocando per scorrimento frane e smottamenti.

Oltre al danno immediato sui raccolti persi – evidenzia Coldiretti – l’eccesso di acqua rimasta nei terreni danneggia le radici fino a farle marcire portando a morte le piante che impiegano anni per crescere e diventare di nuovo produttive. Colpiti soprattutto i frutteti come kiwi, susine, pere e mele ma anche vivai, strutture e macchinari con danni per milioni di euro.

300 Vvf al lavoro, mille interventi

Prosegue il lavoro dei vigili del fuoco in Emilia Romagna per i danni causati dal maltempo. Impegnati nelle operazioni 300 vigili del fuoco, con rinforzi giunti da Veneto, Lombardia, Toscana. Sono 1.000 gli interventi fatti finora tra le province di Bologna, Ravenna e Forlì Cesena.

Nel ravennate i vigili del fuoco stanno operando a Faenza, Massa Lombarda, Conselice, Castel Bolognese, aree in cui permane l’acqua tracimata dal fiume Lamone e dai suoi affluenti. Grazie al miglioramento delle condizioni meteo la situazione risulta migliorata, anche se resta lo stato di allerta per rischio idrogeologico e idraulico a causa dell’attuale fragilità di terreno e argini dei corsi d’acqua. Nella notte il maggior numero di interventi è stato svolto nella parte bassa della provincia, tra Bagnacavallo, Boncellino e Villanova di Bagnacavallo, dove le squadre in assetto alluvionale hanno evacuato dalle loro abitazioni circa cinquanta persone.

Nel bolognese squadre impegnate nella notte con mezzi di movimento terra per liberare da fango e detriti alcune strade, tra Monzuno e Pianoro, coinvolte da movimenti franosi. Evacuate nove persone dalle proprie abitazioni a Sesto Imolese. Dal mattino motopompe e tre idrovore provenienti dai comandi di Modena, Parma e Ferrara hanno iniziato le attività di prosciugamento tra Castel San Pietro, Medicina e Imola. Attività di ripristino della viabilità con pale meccaniche anche in provincia di Forlì Cesena, dove squadre dei vigili del fuoco hanno operato fino a tarda sera nelle zone di Dovadola e Modigliana.

Riaperta la Via Emilia

Riaperta al traffico la SS9 ‘via Emilia‘ dal km 72 al km 66,300 a Castelbolognese, in provincia di Ravenna precedentemente chiusa a causa della piena del fiume Senio. Lo comunica Anas.

Lungo le strade statali dell’Emilia-Romagna colpite dall’emergenza meteo, permangono i sensi unici alternati lungo la SS65 ‘della Futa’ in comune di Loiano (BO) e lungo la SS67 ‘Tosco Romagnola’ a Dovadola (FC) dove il personale Anas prosegue con le attività di rimozione del materiale franato e il monitoraggio dei versanti.

Riaperte al traffico, già dal pomeriggio di ieri, sia la SS 16 ‘Adriatica’ a Mezzano, in comune di Ravenna che la SS 253 bis ‘Trasversale di Pianura’ a Medicina (BO).

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