La carcassa dell'animale scoperta da alcuni escursionisti tra Molveno e San Lorenzo Dorsino

La carcassa di un orso è stata rinvenuta da un gruppo di escursionisti in una zona impervia tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino, in Trentino. “Si tratta dell’esemplare M62 – fa sapere la Provincia -. L’animale appare in stato di decomposizione. La sua identità è confermata dalle marche auricolari. A stabilire le cause della morte sarà l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, al quale sarà consegnato l’esemplare. Il recupero è stato curato dal Corpo forestale trentino”. M62 è uno degli orsi per cui il governatore Maurizio Fugatti era pronto a chiedere l’abbattimento in quanto considerato pericoloso.

Forestale: forse ucciso da altro orso adulto

“Le ferite sulla carcassa di M62, ritrovato morto sul gruppo del Brenta, sopra il lago di Molveno, sono probabilmente da attribuire all’attacco di un maschio di orso adulto“. L’ipotesi è avanzata dal Corpo forestale trentino, intervenuto per la rimozione dell’animale e per i necessari accertamenti dopo la segnalazione di alcuni escursionisti. “Un’ipotesi che potrà trovare conferma nei prossimi giorni dalle analisi dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie – fa sapere la Provincia -. Gli scontri tra plantigradi possono avvenire durante l’intero arco dell’anno. Nella stagione degli amori, che è già iniziata, questo rischio aumenta. L’orso M62, 5 anni, è stato identificato grazie alle marche auricolari che gli erano state applicate nel novembre 2021”. 

Partito animalista europeo protesta sotto casa di Fugatti

“Dalla parte dell’orso, sempre”. E’ con questo slogan che circa 150 attivisti del Partito animalista europeo hanno manifestato oggi sotto la casa del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, per protestare contro la gestione degli orsi. Al grido di ‘Fugatti dimettiti’, i manifestanti hanno fatto un corte e poi un sit in per dire no alla cattura dei plantigradi e alle ordinanze di abbattimento facendo riferimento ai provvedimenti firmati dal governatore contro l’orsa JJ4, attualmente rinchiusa al centro recupero fauna alpina Casteller di Trento, a seguito dell’aggressione mortale di Andrea Papi, 26 anni di Caldes, mentre faceva running sui sentieri del monte Peller. Sull’orsa pende dunque un’ordinanza di abbattimento, sospesa dal Tar che discuterà il caso l’11 maggio.

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