Dopo oltre 11 ore di operazioni in condizioni meteo marine estreme, la nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere ha soccorso 440 persone. I naufraghi si trovavano in pericolo a bordo di un’imbarcazione in fuga dalla Libia. Tra loro ci sono 8 donne e 30 bambini. L’operazione, in condizioni estreme, è durata una decina di ore.
Dopo aver portato in salvo le 440 persone a bordo della Geo Barents, durante la notte una persona è stata evacuata in elicottero a Malta a causa di una grave disidratazione. Al momento del soccorso aveva già perso i sensi. Lo riferisce Medici Senza Frontiere. I sopravvissuti hanno riferito di essere rimasti in mare per oltre 4 giorni, di cui gli ultimi due senza cibo né acqua. Sono partiti dalla Libia, vicino a Bengasi, sabato 1 aprile. Provengono da Siria, Pakistan, Bangladesh, Egitto, Somalia e Sri Lanka.
“Le autorità italiane ci hanno appena informato che 100 persone scenderanno dalla Geo Barents dopo un trasbordo verso un’imbarcazione dell’assetto navale italiano al largo delle coste della Sicilia”. Lo rende noto la Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere che, nelle scorse ore ha tratto in salvo 440 persone su segnalazione di Alarm Phone. Dopo questa operazione, Geo Barents andrà a Brindisi, il porto assegnato per lo sbarco delle altre 339 persone. Nella notte, invece, 1 persona è stata evacuata dalla nave per motivi di salute.
“È stato uno dei soccorsi più impegnativi, se non il più impegnativo, della nave Geo Barents. C’è il bisogno di un operativo di soccorso che protegga la vita delle persone. Se non vengono soccorse purtroppo muoiono. Le navi non governative hanno un’azione importantissima, spesso però finiscono sotto azione criminali con azioni volte al fermarle per diminuire la loro presenza nel Mediterraneo. In particolare questo soccorso ha avuto inizio mentre ci stavamo dirigendo verso Nord, per cercare riparo dalla tormenta che si stava per abbattere sul Mediterraneo centrale, a quel punto abbiamo ricevuto in copia le comunicazioni da parte di Alarm Phone l’informazione su un’imbarcazione in pericolo che si trovava, in quel momento, a circa 160 miglia dalla nostra posizione. In una posizione molto critica, proprio nelle vicinanze di quella tormenta”. Così Riccardo Gatti, responsabile dei soccorsi a bordo della Geo Barents, la nave di Medici Senza Frontiere.”L’imbarcazione – prosegue – era in pericolo, si stava dirigendo verso una zona dove potevano essere presenti onde fino a 4 metri e mezzo e raffiche da 40 nodi di vento. Le condizioni meteo critiche hanno fatto sì che noi impiegassimo circa 11 ore per portare a compimento il salvataggio dei naufraghi. Vi erano donne e bambini, purtroppo le persone erano in condizioni molto critiche, in mare e senza acqua da giorni. Adesso le stiamo monitorando con il nostro team medico. Ci stiamo dirigendo verso Brindisi ma prima stiamo facendo sbarcare 100 persone su un mezzo della Guardia costiera. A Brindisi arriveremo, se non vi sono ulteriori ritardi, venerdì”, conclude Gatti.
Completato trasbordo di 100 persone, altri diretti a Brindisi
In serata è stato completato il trasbordo di 100 naufraghi dei 440 salvati da Geo Barents, la nave di Medici Senza Frontiere. I naufraghi sono stati trasbordati a bordo di un’imbarcazione nelle vicinanze delle coste siciliane. Gli altri naufraghi invece sono diretti a Brindisi.