Pubblicato il report del Comitato anti torture, dopo le visite nelle carceri italiane del 2022

Carceri italiane sovraffollate e denunce di violenze. Oltre alla richiesta, ancora una volta, di modificare alcuni aspetti del regime del 41 bis. Sono alcuni dei dati emersi dal report del Cpt, Comitato del Consiglio d’Europa per la prevensione delle torture, in merito alla visita effettuata nelle carceri italiane nel 2022 e pubblicata oggi. Il Comitato parla di una popolazione carceraria in eccesso, “al 114% della capacità ufficiale di 50.863 posti”.

41 bis

Sul 41 bis, sottolinea che già nel 2019 il Comitato aveva fatto specifiche raccomandazioni “non attuate”. “Al termine della visita del 2022, la delegazione del CPT ha incontrato il Ministro della Giustizia e il Direttore del DAP per discutere la riforma di queste misure”, si legge nel report. Tra le specifiche raccomandazioni per chi era sottoposto al 41 bis, il Cpt avevo chiesto che venisse “offerta di una gamma più ampia di attività utili” e che i detenuti potessero “trascorrere almeno quattro ore al giorno fuori dalle celle insieme agli altri detenuti del loro gruppo sociale”, un aumento dei diritti di visita, il permesso di “effettuare almeno una telefonata al mese”. 

Sezioni femminili

Il Comitato parla anche delle sezioni femminili delle carceri San Vittore a Milano e Lorusso e Cotugno a Torino, formulando alcune raccomandazioni per migliorare le condizioni delle detenute con disturbi mentali. Sui detenuti transessuali, il Comitato ha riscontrato “l’assenza di linee guida” chiare per la gestione, chiedendo, come si legge nel riassunto del report, di “intervenire per affrontare le importanti lacune”.

Le restrizioni anti Covid nelle Rsa

Le restrizioni anti-Covid imposte in alcune Rsa italiane, a lungo termine, possono provocare nei residenti stress e confusione. Lo sostiene in un report il Cpt, Comitato del Consiglio d’Europa per la prevensione delle torture, in merito alla visita effettuata nelle nel 2022 e pubblicata oggi in particolare al Pio Albergo Trivulzio e alla rsa Palazzolo. Le restrizioni imposte devono tenere conto dell’impatto “sulla qualità della vita dei residenti, che si è rivelata in stress e confusione” dei pazienti, si legge nel report. Alla luce dell’alto “tasso di vaccinazione” e di altre misure attive, il Cpt raccomanda che “le autorità italiane prendano misure urgenti per ridurre le restrizioni in corso sulle visite”, l’accesso all’aria aperta e alle attività comuni per i residenti. Secondo il Comitato gli “effetti della prolungata e indefinita segregazione dei residenti” al Pio Albergo Trivulzio per via delle restrizioni anti-Covid imposte dal marzo 2020 possono “sollevare una questione” in base all’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

 

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