Chiedono di far chiarezza sulla tragedia di Steccato di Cutro, costata la vita ad almeno 72 persone

Oltre 40 associazioni della società civile italiana ed europea hanno presentato un esposto collettivo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone per chiedere di fare luce sul naufragio di domenica scorsa a Steccato di Cutro, costato la vita ad almeno 72 persone, tra cui molti bambini.“Davanti a così tanti morti e chissà quanti dispersi, è doveroso fare chiarezza” dichiarano le organizzazioni. “Vogliamo dare il nostro contributo all’accertamento dei fatti, non ci possono essere zone grigie su eventuali responsabilità nella macchina dei soccorsi”.

Le associazioni, infine, rinnovano il loro appello all’Italia e all’Europa: per ridurre drasticamente il rischio di nuove tragedie è necessario mettere in piedi al più presto un sistema di ricerca e soccorso in mare adeguato e proattivo.

Nell’esposto depositato alla Procura di Crotone sul naufragio di Cutro del 26 febbraio le oltre 40 associazioni e ong firmatarie della denuncia chiedono di indagare per naufragio e omicidio colposo, rifiuto d’atti d’ufficio, omissione di soccorso dal codice della navigazione e dal codice penale militare. Ong e associazioni ritengono che vada acquisita tutta la documentazione intercorsa tra attori istituzionali, e non, rispetto all’avvistamento, alle ricerche e al soccorso dell’imbarcazione segnalata da Frontex la sera di quel sabato e su qualunque altra segnalazione di pericolo in mare fra il 24 ed il 26 febbrai. Inoltre chiedono che siano acquisite le telefonate in entrate e in uscita dai vari centri di comando coinvolti per ricostruire gli ordini impartiti (inclusi ministero dell’Interno, Guardia Costiera, Marina Militare e Guardia di Finanza) e i libri di bordo delle motovedette delle fiamme gialle intervenute nella notte della tragedia e poi rientrate per le pessime condizioni meteo-marine.

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