Le motivazioni della sentenza del tribunale di Torino, che ha assolto 18 persone

Si parla di “innegabile funzione di supporto” all’accoglienza dei migranti nelle motivazioni della sentenza del tribunale di Torino che ha assolto 18 tra attivisti e anarchici, processati per l’occupazione dell’ex casa cantoniera di Oulx in Val Susa tra il 2018 e il 2019, che era diventata rifugio per i migranti che volevano passare la frontiera con la Francia. Nelle motivazioni si dice che questo supporto era “complementare” alle “iniziative lecite apprestate da istituzioni e privati” per “l’accoglienza dei migranti” passati tra il 2018 e il 2019 da Oulx, con l’intento di andare a Claviere. Dopo lo sgombero della casa cantoniera, infatti, dice il giudice, “decine di migranti in quel momento ospiti dell’edificio occupato sono stati accolti […] dal Rifugio Massi”, cioè la struttura ufficiale di accoglienza che è poi stata ampliata.

Il giudice di Torino nella motivazione della sentenza spiega che la casa cantoniera di Oulx occupata accoglieva migranti che, dopo essere stati al Rifugio Massi una notte (rifugio che accoglieva al massimo “20-30 persone”), avevano bisogno di un posto dove stare. Alla casa cantoniera “potevano trattenersi anche per diversi giorni” anche “famiglie con bambini”. I giudici hanno dunque ritenuto che la “offensività in concreto della condotta tenuta dagli imputati sia particolarmente lieve” e si ipotizza che “si tratti di un comportamento non abituale”. Gli assolti erano assistiti dagli avvocati Gianluca Vitale, Claudio Novaro, Elisabetta Montanari, Barbara Cattelan, Danilo Chia, Valentina Colletta e Sara Gamba.

La rotta verso la Francia

Nelle motivazioni della sentenza il giudice ripercorre e ricostruisce anche lo spostamento della rotta migratoria in Italia in quegli anni. “Le rotte percorse dai migranti nel tentativo di raggiungere la Francia hanno interessato, a partire dall’autunno 2017, il comune di Bardonecchia” attraverso il “Colle della Scala” e nel 2018 “il territorio del comune di Claviere”, si legge nelle motivazioni. Nel settembre 2018, spiega il giudice nella sentenza, la rotta si è spostata “verso la direttrice Oulx-Claviere-Monginevro”. E’ in questo contesto che è stata aperta una struttura dei salesiani, cioè il Rifugio Massi. Ed è in questo contesto che si collocano “le iniziative intraprese da alcuni aderenti ai movimenti di matrice anarchica” per sostenere la causa di “sostegno ai migranti e contestazione alle politiche governative” in materia di flussi migratori. In tale contesto fu prima occupata la saletta della Chiesa di Claviere, poi la casa cantoniera di Oulx, che risultava da tempo abbandonata.

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