Lo riferisce Valeria Miari, legale di Ali Haider. Per la scomparsa della 18enne di origini pakistane sono indagati i genitori, uno zio e due cugini

Secondo quanto emerso durante il processo, Valeria Miari, avvocato di Ali Haider, il fratello di Saman Abbas, avrebbe detto che il ragazzo sarebbe “certo che, avendo parlato, subirà la stessa sorte della sorella“. Saman Abbas, la 18enne di origini pakistane e residente a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, era sparita nella primavera del 2021. Per la sua scomparsa, sono indagati i genitori (l padre, Shabbar Abbas, è stato arrestato in Pakistan, mentre la madre risulta latitante), uno zio e due cugini (questi tre gli unici presenti in aula).

 “Lui, sulla base di alcune circostanze, visto che ha parlato e ha squarciato il velo dell’omertà teme che possa subire le stesse esorti della sorella”, ha ribadito l’avvocata del fratello di Saman Abbas.

Udienza il 17 marzo, corte si riserva su testi fidanzato e fratello

L’udienza del processo per la scomparsa di Saman Abbas, la 18enne di origini pakistane e residente a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, sparita nella primavera del 2021 e per la cui morte sono indagati i genitori, uno zio e due fratelli, è stata aggiornata al 17 marzo, alle 9.30. Nel corso della seconda udienza, è stato deciso di ammettere le prima prove testimoniali, ma la corte si sarebbe riservata sull’ascolto delle testimonianze del fidanzato e del fratello della giovane: nel corso dell’istruttoria, si cercherà di capire se essa, rispetto alla deposizione che hanno già, dovesse rivelare l’esistenza di particolari ulteriori inesplorati nell’esame fatto nell’incidente probatorio nel giugno e luglio 2021.

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