Luigi Ciatti commenta la condanna della Corte d'Assise di Roma per il ceceno, accusato di aver ucciso suo figlio Niccolò nell'agosto del 2017 in una discoteca di Lloret de Mar in Spagna
“Bissoultanov è stato condannato in Spagna a 15 anni, in Italia a 23 anni. Non è certamente la condanna che ci aspettavamo e cioè l’ergastolo. Ma il problema vero è che non è in carcere, il problema vero è che è stato lasciato libero in Spagna con una sola firma settimanale. Adesso spero che le nostre forze dell’ordine ci aiutino a trovarlo affinché sconti la sua pena. E non dimentichiamoci del suo complice Magomadov colpevole quanto lui per la sua complicità”. Così questa mattina, con un post sul suo profilo Facebook, Luigi Ciatti torna a commentare la condanna della Corte d’Assise di Roma per Rassoul Bissoultanov, il cittadino ceceno accusato di aver ucciso suo figlio Niccolò la notte tra l’11 e il 12 agosto del 2017, dopo un violento pestaggio in una discoteca a Lloret de Mar in Spagna.
Bissoultanov, già condannato in Spagna in secondo grado di giudizio a 15 anni di reclusione per l’omicidio volontario del giovane di Scandicci (Firenze), è latitante dalla scorsa estate, dal giorno precedente alla decisione del giudice sulla sua carcerazione.”Penso al mio Niccolò, penso alla sua paura, al suo dolore, penso alla sua solitudine dei tremendi secondi del 12.08.17, penso agli anni passati da quel giorno, alle udienze spagnole, alle udienze italiane, penso alle sentenze, penso alla giornata di ieri, risento le parole del pm Amelio, le parole dei ns. avvocati, le parole del difensore sul nulla, alle offese su Niccolò, ai suoi amici, alle offese su di noi, definirlo avvocato è un azzardo…”, scrive oggi Luigi Ciatti. “Finché vivrò – conclude – cercherò di dare una giustizia vera a Niccolò. Purtroppo alla fine è lui il vero condannato innocente alla pena più severa che esiste, la morte…”.
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