L'ex magistrato ha guidato, tra le altre, le procure di Palermo e Torino

L’arresto di Matteo Messina Denaro è un evento di portata eccezionale, semplicemente storico che arriva trent’anni dopo l’arresto di Riina e anche dopo gli arresti di Brusca, Bagarella, Provenzano e tantissimi altri”. Così Gian Carlo Caselli, contattato da LaPresse, aggiunge: “Onore ai carabinieri del Ros e alla Procura di Palermo che hanno fatto questo colpo che porta in carcere un latitante talmente importante per Cosa nostra da esser chiamato dai suoi complici ‘Madre Natura’ e che ebbe certamente un ruolo nelle stragi del ’93 – prosegue il magistrato che nella sua lunga carriera è stato, tra l’altro, a capo delle procure di Palermo e Torino – E’ un arresto fondamentale anche per gli sviluppi possibili che potrebbero esserci”.

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