Centinaia di persone si sono ritrovate a largo Giovanni XXIII, tra San Pietro e Castel Sant'Angelo, a Roma, per il sit in in ricordo della giovane 15enne scomparsa il 22 giugno 1983

Alcune centinaia di persone hanno gremito largo Giovanni XXIII, tra San Pietro e Castel Sant’Angelo, per il sit in in ricordo di Emanuela Orlandi di cui proprio quest’anno ricorreranno i 40 anni dalla scomparsa. Giusto qualche giorno fa il Vaticano ha annunciato per la prima volta l’apertura di indagini sulla sparizione della giovane cittadina vaticana. “Tre papi volenti o nolenti stanno in questa storia di mia sorella Emanuela, sono Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco. Dopo 40 anni il Vaticano ha deciso di aprire per la prima volta un’inchiesta sul rapimento di Emanuela. É la prima volta. Loro hanno detto di non aver mai fatto alcuna indagine, perché mia sorella è stata rapita sul suolo italiano”. A dirlo è Pietro Orlandi fratello di Emanuela presente al presidio con l’avvocato della famiglia Laura Sgrò che lunedì manderà una richiesta di incontro a tutti i capigruppo dei partiti per chiedere di intervenire: “Questo è il momento in cui le istituzioni devono fare le istituzioni. Chiediamo un Ddl che voglia la verità su questa vicenda”, ha detto il legale.

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