La Polizia ha eseguito perquisizioni nei confronti di sette persone nelle province di Milano e Brescia. Sequestrati 20mila euro in contanti
La Polizia di Stato ha eseguito, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, sette perquisizioni personali, locali e informatiche, nelle province di Milano e Brescia, nei confronti di sette persone appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita alla commissione di truffe ai danni di piccole e medie imprese operanti sull’intero territorio nazionale. Dallo sviluppo dell’attività investigativa svolta dagli operatori della Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Crotone, ove una delle vittime ha sporto denuncia, è emerso che il meccanismo truffaldino prendeva il via attraverso l’utilizzo di e-mail e Pec apparentemente riconducibili ai principali istituti bancari italiani, utilizzate massivamente per promuovere falsi finanziamenti per l’industria. Le società oggetto dell’attenzione degli indagati venivano contattate e veniva loro prospettata la possibilità di accedere a contratti di finanziamento per piccole e medie imprese garantiti da Cassa Depositi e Prestiti. La sola condizione imposta per l’erogazione del prestito era la sottoscrizione di una polizza assicurativa, con versamento di premio unico iniziale corrispondente al 1,2% o 1,4% del valore della somma erogata. Il pagamento di tali premi confluiva di fatto su conti correnti esteri nella disponibilità degli indagati. Una volta avvenuto il pagamento, al momento della concretizzazione dell’operazione e della stipula del contratto di prestito, i membri del sodalizio sparivano. Tale attività, in breve tempo, avrebbe permesso loro di guadagnare la ragguardevole somma di circa 500.000 euro. L’esecuzione dei provvedimenti ha consentito di sequestrare 20.000 euro in contanti nella disponibilità degli indagati, verosimilmente proventi dell’attività delittuosa, oltre a numerose carte di credito ed a numerosi dispositivi informatici e telefonici considerati, dagli investigatori, beni strumentali per la commissione dei reati ascritti agli indagati.
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