L'uomo è stato iscritto nel registro degli indagati per l'ipotesi di omicidio stradale colposo

L’autista del tram numero 16 che questa mattina intorno alle 8.15 ha travolto e ucciso un ragazzino di 14 anni in via Tito Livio a Milano è stato iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di omicidio stradale colposo. Da quanto si apprende, si tratta di un atto dovuto, necessario per consentire al conducente del mezzo pubblico di nominare eventualmente i propri consulenti per assistere ad accertamenti irripetibili, che verranno compiuti nei prossimi giorni.

Prima tra tutti l’autopsia sul corpo del ragazzo, che è stata disposta dal pm Cristina Ria e che verrà eseguita nelle prossime ore. Anche l’autista, sotto choc e ricoverato in mattinata al Policlinico, è stato sottoposto al test alcolemico e tossicologico e a tutti gli accertamenti del caso.

Nel frattempo, la polizia locale a cui sono state affidate le indagini sta analizzando le immagini delle telecamere della zona di via Tito Livio dov’è avvenuto l’incidente. Al vaglio degli investigatori e del pm Cristina Ria, che era di turno, anche le immagini registrate dalla telecamera del mezzo pubblico. Il tram è stato posto sotto sequestro per dare modo agli investigatori di recuperare la scatola nera del mezzo e vagliarne il contenuto. Il pm ha disposto anche il sequestro della bici della vittima e si stanno effettuando tutti gli accertamenti necessari in caso di incidente stradale.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata