La prima scossa in provincia di Ascoli Piceno, poi a Genova e nel Modenese. L'Ingv: "Non escludiamo scosse più forti"

La terra continua a tremare in Italia dove nel giro di poche ore si sono registrate scosse di terremoto tra Marche e Abruzzo, Liguria ed Emilia, Sicilia e Calabria: sei le regioni toccate. La prima nelle Marche: è di 4.1 l’intensità della scossa di terremoto registrata a Folignano, in provincia di Ascoli Piceno, dalla sala sismica Ingv di Roma. La prima stima provvisoria della magnitudo aveva fissato una intensità fino a 4.4. L’epicentro è stato registrato a una profondità di 24 chilometri.

Poi una scossa è stata registrata nella zona di Genova intorno alle 15.39. La scossa è stata registrata dall’Ingv e ha una magnitudo con una intensità, secondo una stima provvisoria, che va da 3.9 a 4.4. Infine una scossa nel Modenese di magnitudo 3.8.

 

In Liguria circolazione treni sospesa 

Circolazione ferroviaria sospesa sulla linea Genova-La Spezia, tra le stazioni di Brignole e Santa Margherita dalle 15.50 per verifiche precauzionali all’infrastruttura scattate in seguito alla scossa di terremoto registrata oggi pomeriggio. Da quanto emerge i sistemi di sicurezza avrebbero dato un alert che richiede prima della riapertura della linea una ricognizione sulla sicurezza per scongiurare eventuali danni. 

AGGIORNAMENTO – Sta riprendendo gradualmente la circolazione ferroviaria, sospesa in via precauzionale alle ore 15.50, nella tratta Genova-Ronco Scrivia sulle linee Genova-Milano/Torino/Busalla. Lo comunica Ferrovie dello Stato dopo lo stop dal pomeriggio per motivi di sicurezza e per verifiche in seguito alle scosse di terremoto che hanno interessato il capoluogo ligure. Controlli che si stanno concludendo, riattivato al momento un binario da Genova a Milano/Torino via Mignanego, entrambi i binari tra Genova e Busalla, l’itinerario Granarolo fra Genova Principe e Ronco Scrivia e tra Genova Brignole e Nervi. In corso di verifica l’altro binario via Mignanego e le restanti tratte della linea Genova-La Spezia.

L’Ingv: “Possibili altre scosse”

“Ci sono già episodi in cui si sono attivati questi fenomeni di sismicità. Nel 90% tutto evolve in nulla ma sono quattro aree completamente diverse non possiamo escludere che avvengano terremoti più forti”. Lo ha detto a LaPresse il presidente dell’ Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Carlo Doglioni. “Ognuna delle scosse di oggi è legato a una dinamica locale. Sono tutte strutture separate una dell’altra. La ragione per cui avvengono questi terremoti a grappolo è abbastanza ignota”. 

 

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