(LaPresse) Sei denunciati, di cui uno ai domiciliari, e un sequestro da oltre mezzo milione euro. È una maxi truffa per ottenere gli ‘aiuti Covid’ dallo Stato quella scoperta dai finanzieri della Tenenza di Adria (Rovigo). L’indagine ha messo al centro la richiesta avanzata da una società cooperativa del Basso Polesine che operava nel settore ittico che, nella fase più acuta della pandemia, ha richiesto e ottenuto l’erogazione di un finanziamento garantito dallo Stato per 450mila euro in base al cosidetto ‘Decreto Liquidità’. Nella documentazione prodotta la coop ha vantato bilanci multimilionari poi risultati falsi e un’apparente rete commerciale presente sia in Italia che all’estero. Ma, appena ottenuti i ‘ristori’ pubblici, ha registrato una serie di insoluti per centinaia di migliaia di euro nei confronti di svariati partner commerciali o non pagando oppure non restituendo la merce ricevuta. Tanto che due aziende straniere – una spagnola e una irlandese – hanno presentato due diverse querele lamentando di essere state vittima di truffe con danni per oltre 130mila euro. Gli investigatori delle fiamme gialle hanno scoperto come in realtà si trattasse di una “società relitto”, come accertato anche dal tribunale di Rovigo che lo scorso 17 febbraio ne ha dichiarato il fallimento.