In base a quanto ricostruito dalla polizia del capoluogo emiliano-romagnolo all'arrivo delle volanti Alessandra Matteuzzi è stata trovata riversa a terra. Un'amica: "Agghiacciante"

Femminicidio a Bologna martedì sera, in via dell’Arcoveggio. Martedì intorno alle 21.30 la polizia è intervenuta dopo una segnalazione di un’aggressione in un cortile condominiale, arrestando un 27enne: l’uomo, ex compagno della vittima, ha aggredito la donna, 57enne, anche utilizzando un martello. All’arrivo delle forze dell’ordine il 27enne si trovava ancora sul posto.
La vittima si chiamava Alessandra Matteuzzi. L’aggressore, Giovanni Padovani, calciatore in Serie D, è stato arrestato con l’accusa di omicidio.
“Quanto successo è agghiacciante, quando mi hanno girato la notizia non avevo parole”. Così una amica di vecchia data di Alessandra Matteuzzi, uccisa a martellate ieri sera a Bologna, raggiunta al telefono da LaPresse. Per l’omicidio è stato arrestato Giovanni Padovani, 27 anni. “La conoscevo da bambina perché andavamo a scuola insieme, era biondina con gli occhi chiari, una bellissima bambina, poi ci siamo perse di vista negli anni. Abitavamo praticamente nella stessa via ai tempi, ora non più – aggiunge la donna, coetanea della vittima, che preferisce restare anonima – Non conosco invece Padovani”.
Una vicina di casa, raggiunta telefonicamente da LaPresse, risponde in lacrime: “Volevo bene a quella ragazza, ora attacco”.
L’ultima foto postata tre giorni fa su Instagram da Alessandra “Sandra” Matteuzzi è quella di uno specchio in cui si legge “Fuck normal, I want magic”. La 57enne, piuttosto attiva sul social network dedicato alla fotografia, contava su Instagram più di 1.000 follower e sul suo profilo oggi compaiono tanti messaggi di cordoglio e incredulità per la sua scomparsa.
La nota della società
Giovanni Padovani si era allontanato da San Cataldo la notte di sabato, senza avvisare la società di calcio Sancataldese, nonostante domenica fosse in programma una partita con il Catania per il campionato di Serie D. Secondo quanto si apprende dal legale della società, lunedì ha risposto telefonicamente alla società chiedendo di tornare e avrebbe detto che era “tornato a casa” ma la società ha deciso di metterlo fuori rosa poiché si era allontanato senza preavvico. I legali della Sancataldese confermano che aveva iniziato ad allenarsi con la società solo da un paio di settimane. Lo scorso anno giocava in un’altra società siciliana, il Giarra. Padovani è stato descritto come “taciturno”.
“Era scesa dalla macchina, ha iniziato a urlare, io ho chiamato subito i carabinieri” ha detto la sorella ai microfoni del Tgr Emilia-Romagna.
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