L'operazione della Guardia di Finanza

(LaPresse) Sequestro preventivo per 8,5 milioni di euro per sette imprese accusate di aver frodato l’Iva nel settore dell’abbigliamento. E’ l’operazione dei finanzieri del Comando Provinciale di Venezia e di Padova: l’importo sequestrato è pari al profitto di un’ipotizzata frode all’IVA, perpetrato da imprese gestite da soggetti di origine cinese. Gli accertamenti eseguiti avrebbero rivelato il presunto meccanismo evasivo posto in essere per frodare il fisco, ideato e realizzato all’interno della comunità attiva sul territorio nazionale, connesso all’importazione, distribuzione e vendita, sul territorio nazionale, di capi di abbigliamento provenienti dall’Estremo Oriente e commercializzati da operatori cinesi. Nel dettaglio, le sette imprese interessate dal provvedimento cautelare hanno annotato in contabilità fatture, che sono state ritenute relative a operazioni inesistenti quantomeno soggettivamente, poi confluite nelle rispettive dichiarazioni relative agli anni dal 2016 al 2020, per un imponibile di 39 milioni di euro circa, cui corrisponde l’IVA sottoposta a sequestro a titolo di profitto del reato.

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