Il fondatore di Libera e Gruppo Abele fuori dalla camera ardente
(LaPresse) – “Penso che di fronte a quello che sta succedendo lui sarebbe già a cercare delle ‘strade’; due parole mi sembrano importanti pensando allla nostra amicizia: urgenza e sana inquietudine, quella che bisogna avere pensando a quanto accade nel nostro Paese”. Così, don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e del Gruppo Abele, a margine dell’apertura della camera ardente di Gino Strada a Milano. “Bisogna renderlo vivo con il nostro impegno e le nostre responsabilità” ha aggiunto Ciotti.
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