Il presidente della Conferenza Episcopale: "Mediterraneo luogo di morte nell'indifferenza generale"

“Grande importanza riveste il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Può essere una occasione importante di crescita collettiva: vi sia la saggezza di coinvolgere tutte le energie positive del Paese, che sono tante e, nello stesso tempo, disperse”. A dirlo il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, introducento i lavori della 74esima Assemblea Generale a Roma.

“Non è nostra competenza entrare nelle determinazioni tecniche: nello spirito, ad esempio, dell’’Economia di Francesco’ e della prossima Settimana sociale, è opportuno che le varie realtà operanti nel mondo cattolico lo seguano con operosa attenzione proprio in ordine al “modello di sviluppo”. Che è italiano e necessariamente europeo; l’Italia – in concreto, le realtà sociali, istituzionali e culturali – è chiamata a dare un contributo più vivace e propositivo” ha aggiunto Bassetti.

Il ritorno dopo la solitudine e i lutti

“Siamo lieti di ritrovarci insieme per la nostra Assemblea di maggio. Permettetemi un’esclamazione, che sgorga dal profondo del cuore e che sicuramente sarà da tutti voi condivisa: finalmente! È un avverbio che ben descrive la soddisfazione per questo nostro con-venire tanto atteso. Finalmente non esprime distrazione o evasione dalla realtà, ma è immersione profonda nelle piaghe delle nostre comunità. Quanta solitudine, quanta tristezza, quanti lutti…” ha sottolineato Bassetti che ha anche ricordato la recente tragedia del Mottarone: “Pensiamo alla tragedia di Stresa-Mottarone, rinnovando la nostra preghiera di suffragio per le quattordici vittime e per i loro familiari; un pensiero affettuoso al piccolo sopravvissuto”.

Morti sul lavoro

Il Cardinale, nel suo intervento, ha toccato altri temi di attualità, tra cui quello delle morti sul lavoro. Chiediamo un’attenzione perché questo avvenga sempre in condizioni sicure. Basta morti sul lavoro! È un’emergenza da affrontare: servono una strategia e una forte iniziativa nazionale che coinvolga tutti, Governo, Istituzioni e cittadini. Ci auguriamo che si proceda in tal senso” ha sottolineato Bassetti.

Famiglia e Ddl Zan

Altri punti centrali sono stati la famiglia, con il sostegno alla crescita demografica e il discusso ddl Zan. “Sono ormai più di trent’anni, che la nostra Conferenza puntualmente ricorda la questione demografica: quello che allora si profilava e che con chiarezza avevano illustrato gli esperti, oggi, per l’implacabile legge dei numeri, è manifestamente presente a tutti. Per risalire la china servono ovviamente gli interventi di carattere fiscale e amministrativo, riassunti ad esempio nell’“assegno unico” in via d’implementazione per tutte le categorie di lavoratori e lavoratrici, servono le politiche attive del lavoro soprattutto femminile, rispettose dei tempi della famiglia e della cura dei figli” ha precisato Bassetti. Sul ddl contro la omotransfobia ha invitato al dialogo: “La nostra Presidenza è intervenuta con un comunicato a proposito del dibattito in corso sul disegno di legge recante ‘Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità’. Ribadiamo come ci sia ancora tempo per un “dialogo aperto” per arrivare a una soluzione priva di ambiguità e di forzature legislative”.

I nuovi poveri

“I dati raccolti dalla Caritas che delineano un quadro con molte ombre: dal 1° settembre 2020 al 31 marzo 2021, le Caritas hanno accompagnato 544.775 persone, in media, 2.582 al giorno. La maggioranza è rappresentata da italiani (57,8%).Quasi una persona su quattro (24,4%) è un ‘nuovo povero’, ossia una persona che non si era mai rivolta in precedenza alla rete Caritas. Si tratta di 132.717 persone in totale, in media 629 nuovi poveri al giorno. Nel corso di oltre un anno di pandemia si sono affacciati alle Caritas almeno 453.731 nuovi poveri” ha precisato Bassetti.

Mediterraneo come luogo di morte

Duro l’affondo sulla situazione dei migranti: “Solo promuovendo la giustizia e lo sviluppo, aiuteremo il Mediterraneo a tornare ad essere ciò che fu – come auspicava Giorgio La Pira – ovvero luogo di incontro, di unione e di arricchimento reciproco, e non di sofferenza, dolore e morte come accade ormai da troppo tempo, spesso nell’indifferenza generale. Le cronache di questi giorni rendono ancora più necessarie iniziative di condivisione e conoscenza reciproca sullo stile di quanto abbiamo vissuto a Bari nel febbraio 2020. Per questo, stiamo studiando un’altra occasione che possa far maturare ancora di più la coscienza di quanto sia attuale il sogno di La Pira: il Mediterraneo, culla delle civiltà monoteiste che egli chiamava ‘la triplice famiglia di Abramo’, è chiamato a riprendere il suo posto nella storia in un mondo sempre più minacciato da guerre e distruzione” ha detto Bassetti.

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