Inutile la corsa all'ospedale Cardarelli. Troppo gravi le ferite per la 39enne
Avrebbe compiuto 40 anni il prossimo mese di maggio Ornella Pinto, uccisa dal compagno con 12 coltellate.
La donna, poco prima dell’alba, è arrivata in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli in condizioni che i medici hanno subito giudicato gravissime. È stato necessario rianimarla più volte.
I due avevano una storia che andava avanti da sei anni e hanno un figlio minorenne.
Dopo averla accoltellata, Giuseppe Iacomino, classe 1978, è fuggito, ma si è costituito, qualche ora più tardi alla stazione dei carabinieri di Montagabbione, a Terni. Ai militari dell’Arma, bussando al citofono, l’uomo ha detto di aver ucciso la compagna a Napoli.
L’aggressione è avvenuta poco prima dell’alba nel quartiere di San Carlo all’Arena. Colpita con 12 coltellate, soprattutto al torace, Ornella è arrivata in ospedale già in fin di vita. La donna è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico da parte delle équipe del Trauma Center e di Chirurgia toracica, ma è morta al termine dell’operazione attraverso la quale i sanitari hanno cercato di risolvere le profonde lesioni polmonari.
L’uomo è stato trasferito nella procura di Terni, in attesa dell’interrogatorio del magistrato.
La direzione strategica Cardarelli, attraverso il dg Giuseppe Longo, “esprime grande dolore per la perdita di questa giovane vita”. “L’ennesimo episodio di aggressione e omicidio nei confronti di una donna – sottolinea Longo – un gesto vile e di una brutalità inaudita. Fatti come questo dovrebbero spingerci a una riflessione profonda su quanto sta accadendo. Siamo vicini alla famiglia di questa giovane madre e a tutte le donne”.
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