Il Capo dello Stato ha celebrato il ricordo della Shoah al Quirinale. Presente anche Conte. Il Papa: "Può succedere un'altra volta"

In occasione del Giorno della Memoria, nell’anniversario della liberazione il 27 gennaio 1945 del campo di sterminio nazista di Auschwitz da parte dei soldati sovietici, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale, ha tenuto le celebrazioni ufficiali del ricordo della Shoah. Presenti il premier dimissionario Giuseppe Conte,  la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, la Presidente dell’Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), Noemi Di Segni e Sami Modiano, sopravvissuto all’Olocausto. 

La Costituzione Repubblicana, nata dalla Resistenza, ha cancellato le ignominie della dittatura. Ma non intende dimenticarle. Non vanno dimenticate”, ha detto il Capo dello Stato. “.  “Ricordare esprime un dovere di civiltà. La Memoria è un fondamento della Costituzione contro arbitrio e sopraffazione, è un sentimento civile energico e impegnativo”, ha sottolineato Mattarella.

 

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Tra i primi interventi quello di Di Segni: “La ricorrenza odierna ha un contributo morale. Non vi  sia mai più un albero sradicato e senza frutta. I ragazzi di oggi non siano indifferenti a quelle morti . Scegliete e amate la vita. Il fascismo fu una piantagione di veleno per gli italiani, di cui ancora non c’è stata sufficente elaborazione e condanna“.

Giuseppe Conte, presente al Colle, ha scritto un messaggio in occasione del ricordo della Shoah: “Oggi, più che mai, è importante ricordare la profonda ferita inferta alla comunità ebraica in quella tragica pagina della nostra storia e i pericoli che si nascondono dietro al fenomeno del razzismo e dell’antisemitismo che prolifera nella cultura del complottismo, cultura che riemerge con forza nei periodi di crisi”.

Papa Francesco nel corso dell’Udienza Generale ha mandato un messaggi: “Oggi si celebra la Giornata della Memoria. Commemoriamo le vittime della Shoah e tutte le persone perseguitate e deportate dal Reich nazista. Ricordare è un’espressione di umanità, ricordare è segno di civiltà, è condizioni per un futuro migliore di pace e di fraternità”. “Ricordare è stare attenti perché queste cose possono succedere un’altra volta, ricominciando con le proposte ideologiche che volevano salvare un popolo e hanno finito con il distruggere un popolo e l’umanità – ha proseguito il Pontefice -. State attenti a come è incominciato questa strada di morte, sterminio e brutalità”. 

La cerimonia al Palazzo del Quirinale preceduta, alle 10.30, dalla premiazione delle scuole che si sono distinte nel concorso ‘I giovani ricordano la Shoah’, giunto alla sua 19esima edizione e promosso annualmente dal Ministero dell’Istruzione sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con la collaborazione dell’Ucei. Il concorso è rivolto a tutte le scuole del primo e del secondo ciclo con l’obiettivo di promuovere l’approfondimento e la riflessione sulla Shoah tra le studentesse e gli studenti.

In occasione del Giorno della Memoria il Ministero ha poi inviato a tutte le istituzioni scolastiche l’annuale circolare per favorire iniziative didattiche dedicate in occasione di questa ricorrenza.

Da oggi sarà poi disponibile il reading di alcuni brani tratti dall’opera di Primo Levi – scelti dai testi ‘I sommersi e i salvati’ e ‘Così fu Auschwitz’ – realizzato dal Ministero dell’Istruzione. Il reading è stato realizzato da Fabrizio Gifuni e per un mese intero sarà sul sito ‘Scuola e Memoria’.

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