Milano, 13 nov. (LaPresse) – Dopo un mese di ottobre caratterizzato da precipitazioni abbondanti, superiori alla media stagionale, soprattutto sui rilievi Alpini e Appenninici che hanno causato anche una piena 'morbida' del Grande Fiume, il mese di novembre ha fatto registrare un calo evidente e non comune di portata del fiume Po. Lo rende noto l'Autorità di Bacino. Livelli che non dovrebbero subire particolari aumenti visto che, ad eccezione di alcune piogge sparse, anche per i prossimi giorni non si attendono precipitazioni di rilievo e pertanto continuerà la fase di esaurimento dei flussi di risorsa idrica. Per fornire un’idea più chiara del fenomeno si possono prendere in esame gli stessi volumi di acqua invasati nei bacini montani e oggetto di monitoraggio che risultano oggi pari a 851 Mm rispetto al mese precedente. In termini percentuali si tratta di circa il 53 % del volume massimo invasabile nel distretto del Po (e cioè oltre 1600 milioni di mc).
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