L'inchiesta è quella sulla vendita alla Film Commission Lombardia di un immobile a Cormano
Interviene dai microfoni di Radio Anch'Io Matteo Salvini sull'arresto per la vicenda Film Commission Lombardia di tre commercialisti vicini alla Lega: "Siamo tranquillissimi, da anni cercano soldi in Svizzera, Lussemburgo, Liechtenstein e non trovano mai nulla. Ho piena fiducia nella magistratura, non sono tutti Palamara – ha commentato il segretario del Carroccio – Conosco due di quelle persone e mi fido, sono persone corrette. Io credo che si risolverà in nulla".
Alberto Di Rubba è il commercialista revisore contabile del gruppo della Lega in Senato, è stato arrestato ieri insieme al collega Andrea Manzoni, revisore conti alla Camera. Con loro Michele Scillieri, il terzo commercialista il cui studio milanese aveva ospitato la sede di «Lega per Salvini premier» nel 2017. IL quarto arrestato è, cognato di Scillieri. I quattro sono finiti agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della procura di Milano sulla Lombardia Film Commission. La fondazione, di cui sono soci la Regione e il Comune di Milano, è nata con l'obiettivo di "promuovere sul territorio lombardo – si legge sul sito – la realizzazione di film, fiction tv, spot pubblicitari, documentari e di ogni altra forma di produzione audiovisivo". Al centro una compravendita immobiliare, secondo l'accusa, a prezzo 'gonfiato'.
Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Milano ha eseguito un'ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del tribunale ordinario nei confronti di Michele Gaetano Arturo Maria Scillieri, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, tre commercialisti vicini al Carroccio, e di Fabio Giuseppe Barbarossa, cognato di Scillieri, indagati, a vario titolo, per i reati di peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Per la stessa vicenda, ricorda in una nota della procura di Milano, nel mese di luglio era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto Luca Sostegni. In corso ulteriori operazioni. Al centro dell'indagine dei pm guidati dal procuratore capo Francesco Greco, l'immobile acquistato nel dicembre di tre anni fa, quando il presidente della Regione era Roberto Maroni, dall'Immobiliare Andromeda per 400mila euro e rivenduto pochi mesi più tardi alla Lombardia Film Commission al doppio del prezzo. Sostegni è il liquidatore della società Paloschi Srl che avrebbe venduto il capannone industriale, a Cormano, nell'hinterland milanese, all'immobiliare, poi passato alla fondazione per 800mila euro. Soldi pubblici che poi si sarebbero dispersi in mille rivoli, ritornando, secondo quanto ricostruito, per la maggior parte nella disponibilità dei tre professionisti o di altri imprenditori vicini alla Lega. "Siamo assolutamente tranquilli, finirà in nulla come tante altre inchieste che cercavano soldi che non c'erano in Russia, in Svizzera o in giro per il mondo", sostengono fonti del partito guidato da Matteo Salvini.
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