Roma, 8 apr. (LaPresse) – "La necessità di ricostruire la catena dei contagi con i dispositivi elettronici rende problematico l'obbligo di uso di tali sistemi. Un obbligo sarebbe difficilmente coercibile. E' meglio il ricorso alla volontaria adesione dei sistemi per tracciare la propria posizione, per garantire la libertà non dovrebbe risultare condizionato". Così il presidente dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali Antonello Soro nell'audizione (in videoconferenza) alla Commissione Trasporti della Camera. "Non dovrebbe ritenersi effettivamente valido il consenso prestato al trattamento dei dati acquisiti con tali sistemi, se prefigurato come presupposto necessario, ad esempio, per usufruire di determinati servizi o beni. Si pensi al sistema cinese", ha aggiunto.

Per Soro "le soluzioni tecnologiche sono validissime se accompagnate con la prevenzione ma servono misure complementari di diversa natura per superare i limiti imposti dal divario digitale. Si possono raccogliere tutti i dati possibili, ma se non si hanno le risorse per accertare le positività non si va lontani".

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