Domanda e offerta azzerate di fronte ai timori di contagio e restrizioni al movimento
Sesso sì ma solo canonico e legittimo. Il coronavirus "gela" l'offerta delle escort. Restrizioni al movimento e timori di contagio hanno mortificato la domanda, anche se non "raffreddato" la curiosità voyeuristica dei clienti sul web. Gli annunci delle sex workers online sono crollati del 94% fra il 16 ed il 22 marzo, ma rimangono stabili le ricerche degli utenti. A fornire i dati è il sito di recensioni Escort Advisor, noto portale del settore in Europa, che ha confrontato l'andamento delle ricerche degli utenti a tema "escort" su Google, con l'effettiva attività di meretricio nelle città italiane, misurato tramite le inserzioni pubblicate dalle professioniste. Prima dell'emergenza sulle principali bacheche di annunci italiane si trovavano 24.000 numeri al giorno legati a lavoratrici del sesso. La scorsa settimana si è precepitati a 1.600 al giorno.
"Si nota – spiegano da Escort Advisor – come il calo delle inserzioni sia ben più marcato rispetto alla lieve diminuzione del numero di ricerche dei clienti che vogliono continuare ad avere notizie sul mercato e che sanno che prima o poi questo periodo passerà e non rinunciano alla sicurezza solo per la libertà di divertirsi".
La regione più colpita dal calo di presenze di inserzioni di escort è la Sardegna (-56%), seguita da Lombardia (-51%), Trentino Alto Adige (-44%), Veneto (-42%), Toscana (-42%), Puglia (-40%), Campania (-40%), Lazio (-37%), Emilia Romagna (-36%), Piemonte (-34%). Analizzando, invece, le ricerche su Google, a partire dal 17 febbraio, data spartiacque della crisi, fino al 13 marzo, il volume di ricerche per le parole chiave a tema "escort" (affiancata a una città) si è ridotto del 9,20%, in calo mano a mano che le misure di contenimento dell'emergenza si sono inasprite.
A livello regionale si riscontra una diminuzione di ricerche dei clienti su Google di "escort per città" in Lazio del -22,39%, in Lombardia del -21,40%, in Trentino Alto Adige del -21,30%, in Emilia Romagna del -20,40%, in Campania del -12,94%, in Sardegna del -11,29%, in Veneto del -16,97%, in Toscana del -9,59%, in Puglia del -8,95%, in Piemonte del -8,78%.
"Sul nostro sito sono tuttora visibili più di 68.700 profili di escort con recensioni, poiché raccoglie tutti i numeri di telefono associati ad annunci su tutte le bacheche online italiane", sottolinea Mike Morra, Ceo di Escort Advisor. Il settore quindi è fermo, le escort sono costrette a non lavorare "perché non è possibile fare incontri e in parte anche per coscienza civica", ma la voglia di informarsi resta. L'ad poi tiene a precisare che "le escort col profilo sul nostro sito sono state tra le prime ad annunciare l'interruzione della propria attività per evitare la diffusione del Coronavirus. Un atto di coscienza verso di se' e la collettività".
Come testimonia Silvia, escort 40enne di Milano: "Non faccio incontri in queste settimane, come spero non lo facciano le altre ragazze, perché la salute deve venire prima di tutto. I miei abituali clienti sono persone ragionevoli e stanno a casa. Molti altri però chiedono di venirmi a trovare anche in questa situazione. E sono aumentati gli scherzi telefonici". Silvia propone un'alternativa: "Possiamo tenerci lo stesso compagnia tramite webcam e altre video chiamate erotiche". Più tradizionale invece la trans Tatiana di Vercelli, passata da 8/9 appuntamenti al giorno a zero: "troppa tecnologia, non fa per me".
Morra non nasconde che "il settore è in sofferenza per il lockdown generale, ma il fatto che le persone si informino dimostra ottimismo sul poter tornare a uscire presto. Tra il 16 ed il 22 marzo scorsi Escort Advisor, che ha oltre 2 milioni e 300 mila utenti al mese in Italia e ha lanciato un spazio per raccontare come vivono il sesso gli utenti ai tempi del Coronavirus, ha registrato comunque una piccola inversione di tendenza: gli users giornalieri sono tornati a crescere".
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata